Cos’è il debito pubblico

Marco Merlini / LaPresse

Il debito pubblico è la somma di denaro che lo Stato italiano deve restituire ad altri soggetti, nazionali e stranieri. I creditori possono essere privati cittadini, imprese, banche e Stati esteri. Lo Stato chiede prestiti per finanziare le proprie attività (pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, eseguire opere straordinarie etc.). Lo fa vendendo obbligazioni e titoli di stato, come Bot e Cct, che conferiscono ai titolari il diritto di percepire interessi annuali sulla somma prestata e di riavere la somma indietro, alla data di scadenza del titolo. Gli interessi rappresentano una somma a “fondo perduto” che l’Italia, anno per anno, deve mettere in bilancio tra le sue spese. Parte delle tasse che ognuno di noi paga è destinata a consentire allo Stato di pagare questi interessi. Il debito pubblico nei confronti dei soggetti italiani è detto “debito interno”, quello verso i soggetti stranieri “debito estero”. Il primo ha un impatto minore sull’economia italiana, dato che si tratta di soldi destinati a restare in Italia. Il secondo, invece, riguarda denaro destinato a uscire dall’Italia per alimentare economie straniere.

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