La “Quota 100″

Il numero 100 non è altro che la somma tra l'età anagrafica del lavoratore e il numero di anni in cui ha versato i contributi

Foto LaPresse - Claudio Furlan

Con il termine “Quota 100” si indica un nuovo criterio per determinare l’età in cui si può andare in pensione. Il numero 100 non è altro che la somma tra l’età anagrafica del lavoratore e il numero di anni in cui ha versato i contributi.

In base a questo criterio, può andare in pensione chi ha 62 anni d’età e ha versato contributi per almeno 38 anni. Ciò vuol dire che chi ha un’età inferiore ai 62 anni è escluso anche se ha versato contributi per più di 38 anni, anche se la somma dei due numeri è pari o superiore a 100. Allo stesso modo, chi ha più di 62 anni di età ma ha versato i contributi per meno di 38 anni non può andare in pensione.

La novità è stata accolta con favore dai lavoratori, in quanto la precedente legge Fornero prevedeva la possibilità di andare in pensione solo al compimento dei 67 anni d’età. Il sistema dovrebbe entrare in vigore a partire dalla prossima primavera.

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