Brasile, rivolta delle gang in Ceará: governo invia 300 soldati

Un primo dispiegamento di forze di sicurezza federali brasiliane comincia oggi la sua missione nello Stato del Ceará. Questo per rispondere a giorni di violenti attacchi di gang criminali a banche, pullman e negozi.

(Photo by Nelson ALMEIDA / AFP)

RIO DE JANEIRO – Un primo dispiegamento di forze di sicurezza federali brasiliane comincia oggi la sua missione nello Stato del Ceará. Questo per rispondere a giorni di violenti attacchi di gang criminali a banche, pullman e negozi. Entro la fine del weekend saranno 300 i soldati che pattuglieranno Fortaleza e altre città. Lo ha dichiarato il segretario alla Sicurezza pubblica, Guilherme Teophilo, secondo Agencia Brasil. Il ministro della Giustizia del nuovo presidente Jair Bolsonaro, Sergio Moro, ha ordinato l’invio dei militari dopo aver valutato che la polizia locale non sia sufficiente, su richiesta del governatore dello Stato, Camilo Santana; il dispiegamento durerà per 30 giorni.

la piaga delle gang

Le gang hanno terrorizzato Fortaleza e altre zone, dando fuoco a stazioni di servizio, assaltando banche e negozi, depredando strutture pubbliche, dando fuoco ad auto. Circa 50 sospettati sono stati arrestati sinora. L’origine delle violenze è sotto indagine, ma secondo notizie d’intelligence diffuse dai media sarebbe un rivolta delle gang contro le misure di recente imposte nelle prigioni del Ceará. Tra esse il blocco del segnale per i telefoni cellulare e la fine della separazione dei detenuti sulla base dell’affiliazione alle gang. Due gang hanno messo da parte la loro rivalità per unirsi contro il governo, secondo la testata G1 che ha citato fonti di sicurezza locali. Bolsonaro ha promesso di frenare il grave problema del crimine nel Paese, estendendo l’immunità dei soldati e della polizia sull’uso della forza e allentando le leggi sul possesso d’armi per i “bravi” cittadini.

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