MILANO – E’ favorevole al referendum sulla Tav? “In linea teorica sì, ma sarebbe utile che la politica interpreti le visioni del Paese e non essere portavoce del popolo. Sarebbe utilissimo che la Tav si faccia anche con un’analisi d’impatto sull’occupazione”. Lo ha detto il presidente del Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine della scuola di formazione politica della Lega, a Milano.
Boccia commenta la manovra: espansiva ma senza crescita
“Questa manovra ha una dimensione espansiva, ma c’è poco sulla crescita. Occorre controbilanciarla. Ci sono – ha aggiunto – risorse già stanziate per l’apertura di opere pubbliche come la Tav, che porterebbe a regime 50mila posti di lavoro, evidentemente l’analisi d’impatto deve tenere conto anche dell’occupazione. L’emergenza lavoro è una delle questioni che avremo di fronte, da cui ne derivano le soluzioni economiche sui grandi obiettivi politici del Paese”, ha concluso Boccia.
M5S-Lega, superare i blocchi ideologici che frenano le grandi opere
“Sulle opere pubbliche, per il bene del Paese, dobbiamo superare i blocchi ideologici. Capisco che qualcuno ha preso i voti per bloccare le opere pubbliche, qui c’è un problema di ideologia, mica di pragmatismo”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenendo alla scuola di formazione politica della Lega, a Milano, parlando della Tav. “Noi dobbiamo sperare che a partire da questo presente, penso, conosco e creo siano i fondamentali della politica italiana che non ha bisogno di fare un referendum e chiedere al popolo ogni volta perché la politica deve interpretare la visione del Paese”, ha aggiunto.
(Lapresse)