TOKYO – Un vistoso topo con l’ombrello sta scatenando la curiosità a Tokyo. Si tratta di un murales scoperto nei pressi di una stazione della metropolitana della capitale giapponese, forse attribuibile a Banksy, lo street-artist che fa delle bombolette un efficace strumento di protesta, ma sulla cui autenticità non ci sono conferme.
Spunta un originale murales a Tokyo, è opera di Banksy?
“Abbiamo notato la presenza di questo graffito e pensiamo possa essere di Bansky”, ha dichiarato all’AFP Koji Sugiyama, funzionario di Tokyo impegnato nel verificare se l’opera sia attribuibile all’artista, la cui identità è avvolta nell’anonimato. Eppure, nonostante appaiano chiari lo stile e l”impronta’ (Londra conta diversi topi con diversi simboli di pace), non ci sono certezze grazie a cui autenticare il graffito, la cui data di realizzazione non è nota.
L’opera appare oggi scrostata e rovinata
Alcune foto pubblicate sui social network, precedenti al 2018, suggeriscono che l’opera sia datata, anche perché appare scrostata e rovinata. “Eravamo a conoscenza del disegno da molto tempo ma non avevano fatto il collegamento con Banksy”, ha ammesso Sugiyama. L’ipotesi che potesse essere dello street-artist più celebre al mondo venne avanzata solo lo scorso dicembre su segnalazione di alcuni residenti.
“C’è un bel disegno con il topo che potrebbe essere opera di Banksy, un regalo per Tokyo?”, ha scritto oggi in un tweet, Yuriko Koike, governatrice della capitale giapponese, accompagnando il testo con una foto dove è ritratta accovacciata accanto ai graffiti. Il supporto su cui è stata disegnata l’opera è stato rimosso mercoledì scorso per essere messo al riparo dal degrado, ha detto Sugiyama.
L’identità del celebre street-artist è ancora ignota
L’identità di Banksy è un segreto custodito dall’inizio degli anni ’90. Di lui si conoscono la nazionalità britannica, la città natale Bristol, il profilo Instagram con circa 5 milioni di iscritti e il sito web dove mette online le opere, senza commento.
L’arte come strumento di protesta
Banksy ha reso la sua arte di strada un mezzo di protesta: nell’ottobre 2018 ha programmato l’autodistruzione della sua opera ‘Girl with balloon’ del 2006. Subito dopo essere stata messa all’asta da Sotheby’s a Londra per oltre un 1,2 milioni di euro, la tela è scivolata nella parte inferiore della cornice che l’ha tagliata in listarelle verticali. Una trovata per criticare la commercializzazione dell’arte. I presenti, compresi gli organizzatori dell’asta, rimasero di stucco.
(Lapresse/AFP)