MILANO – In occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria, domenica 27 gennaio alle ore 17.55 e 22.40, andrà in onda su Rai Gulp lo special in animazione ‘La stella di Andra e Tati’. Che racconta la storia vera di due bambine italiane, le sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz.
Primo film a cartoni animati rivolto ai ragazzi che racconta la Shoah, ‘La stella di Andra e Tati’ sarà trasmesso, sempre su Rai Gulp, anche venerdì 25 e lunedì 28 gennaio alle ore 9. Per consentire agli studenti di vedere il film durante l’orario scolastico, nell’ambito delle attività formative legate alla Giornata della Memoria.
Un film di 26 minuti, diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli con i disegni di Annalisa Corsi, prodotto da Rai Ragazzi e Larcadarte. In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con le voci di Laura Morante – la madre delle bimbe – e Leo Gullotta – il padre. Mentre Loretta Goggi (Andra) narra la storia che si intreccia con il racconto ambientato ai giorni nostri di alcuni ragazzi in visita ad Auschwitz con la loro insegnante.
E’ il primo film a cartoni animati rivolto ai ragazzi che racconta la Shoah
Le piccole Andra e Tati Bucci, ebree italiane di Fiume, avevano 6 e 4 anni. Il 29 marzo 1944 vennero deportate ad Auschwitz insieme a madre, nonna, zia e cuginetto. Un viaggio lungo quasi mille chilometri in treno, a bordo del convoglio numero 25T. Arrivarono ad Auschwitz il 4 aprile. Andra e Tati furono liberate il 27 gennaio 1945. Quando le truppe dell’Armata Rossa, nella loro avanzata, aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 27 gennaio è diventato, dal 2001 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo, il giorno della memoria della Shoah. Le sorelline, che si ricongiunsero ai genitori solo nel dicembre del ’46, sono tra i 50 bambini sopravvissuti ai circa 200mila deportati nei campi di sterminio.
‘La stella di Andra e Tati’ verrà inoltre presentato il 6 febbraio a Bruxelles, presso l’Istituto Italiano di Cultura.
(LaPresse)