ROMA – “Legalità non è però solo repressione. Occorre avere piena consapevolezza, ad esempio, della complessità della questione migratoria, che tanto impatto ha sia sulla percezione della sicurezza che sulle attuali politiche securitarie. Se l’ingresso nel Paese è naturale oggetto di politiche. Se si deve distinguere tra coloro che hanno diritto a vedere affermato o negato in sede giurisdizionale il diritto alla protezione e coloro che possono essere ammessi nel territorio sulla base di altri presupposti e coloro che non vi possono permanere, nessuna vera politica di sicurezza e legalità può basarsi sull’esclusione e sulla discriminazione”. Così il pg della corte d’appello di Roma, Giovanni Salvi, nel corso dell’apertura dell’anno giudiziario.
Il messaggio
“Nessuna politica di sicurezza degna di questo nome può fondarsi sulla marginalizzazione. Sulla spinta alla clandestinità e al lavoro nero, quando non all’illegalità quale mezzo di sostentamento. Solo politiche di inclusione hanno un reale ritorno. Rendendo le nostre città sicure e arricchendole del contributo di lavoro e di diversità culturale di centinaia di migliaia di futuri cittadini” aggiunge.
LaPresse
Migranti, pg Roma: “Legalità non è solo repressione”
"Legalità non è però solo repressione. Occorre avere piena consapevolezza, ad esempio, della complessità della questione migratoria, che tanto impatto ha sia sulla percezione della sicurezza che sulle attuali politiche securitarie.