Parlamentari a bordo della ‘Sea Watch’. Salvini: “Favoriscono l’immigrazione clandestina”

Il blitz effettuato a bordo di un gommone affittato a loro spese

LAPRESSE / AFP

SIRACUSA Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, e i parlamentari Stefania Prestigiacomo di Forza Italia e Riccardo Magi di ‘+Europa’ sono saliti a bordo della Sea Watch 3. Con loro il primo cittadino di Siracusa Francesco Italia che nei giorni scorsi aveva polemizzato con il ministro Matteo Salvini dichiarando aperto il porto della città. Pronti all’accoglienza, dunque, nonostante il vicepremier avesse ribadito più volte che l’Italia non è più pronta ad accogliere i migranti.

Come sono arrivati sulla Sea Watch?

Un vero e proprio blitz. Lo ha definito così Fratoianni che con i colleghi si è servito di un gommone per raggiungere la nave. Accanto a loro anche un avvocato, Nicoletta Piazzese, uno psichiatra, Gaetano Sgarlata, e la mediatrice culturale Alessandra Sciurba. A loro il compito di interagire con i naviganti e controllare le loro condizioni. Stefania Prestigiacomo ha chiarito le ‘modalità’ di intervento: “Siamo salpati – ha detto – noleggiando un gommone da privati dopo che per due giorni ci era stato negato di salire a bordo”. L’operazione si è realizzata nonostante il divieto comunicato dalle autorità. Per bloccare il gommone sono anche intervenute le motovedette che controllano la nave ma questo non è bastato.

Il botta e risposta tra Salvini e Magi

Particolarmente duro Matteo Salvini: “Parlamentari italiani che non rispettano le leggi italiane e favoriscono l’immigrazione clandestina? Mi spiace per loro, buon viaggio”.
Il deputato radicale Magi, dal canto suo, ha risposto al leader della Lega dimostrando di voler continuare nell’operazione e di non fermarsi, eventualmente, neanche di fronte ad una denuncia: “Se il ministro Salvini crede a quanto dice presenti una denuncia nei nostri confronti. Intendiamo svolgere le nostre funzioni ispettive di parlamentari. Il divieto non credo ci sia stato perché sarebbe stato un divieto illegittimo. Non c’è nessun atto che potevano fare per impedirci di salire, stiamo svolgendo prerogative parlamentari garantite dalla Costituzione”.

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