CARDIFF – Qualche giorno fa il disperato appello della sorella: “Aiutatemi a cercarlo, Emiliano è ancora vivo”. Si trattava di parole di speranza e nulla più. Perché ieri è stato aggiunto un nuovo capitolo ad una storia agghiacciante, di cui tutti fin dall’inizio conoscevano l’epilogo e, forse, non hanno mai voluto accettarlo. Il dramma di Emiliano Sala, giocatore del Nantes passato al Cardiff nell’ultima finestra di mercato, sta per giungere al termine.
Il ritrovamento del piccolo aereo con a bordo Emiliano Sala
Il piccolo aereo sul quale viaggiava è stato infatti ritrovato in fondo al canale della Manica ma, al tempo stesso, non c’è traccia di nessuno dei passeggeri che in quel momento erano a bordo. Senza più sostegno da parte dei governi britannico e francese, la famiglia del calciatore è andata avanti affidandosi al cuore, alla voglia di non abbandonare il ragazzo. È stato necessario il sostegno morale ma soprattutto economico di calciatori e amici di Emiliano grazie al quale sono stati raccolti 420mila euro. Una cifra che ha permesso di stipulare un contratto con ‘Mearns’, conosciuto per aver localizzato decine di relitti in fondo al mare, che, operando ieri su una superficie marina di quattro miglia nautiche, ha annunciato ufficialmente nel giro di quattro ore la localizzazione dell’aereo.
Continuano le ricerche
Ora la stessa imbarcazione, con un mini sommergibile in dotazione, cercherà di raggiungere i resti del Piper di cui improvvisamente si erano perse le tracce. Quell’ultimo messaggio del calciatore lanciato ad amici e parenti, in cui lo stesso diceva di aver paura di precipitare, ha il sapore di una sentenza. L’aereo si è inabissato nella Manica e per tutto l’equipaggio non esiste più alcuna speranza. Sono passati troppi giorni, le ricerche hanno subìto diversi stop causa maltempo e solo ieri si è passati ad una fase successiva. Quella più tragica, quella del primo ritrovamento che rende i contorni della tragedia purtroppo sempre più nitidi.
Trovato un corpo
Durante le ricerche è stato trovato un cadavere. Non è stato ancora chiarito a chi appartenga, a Sala o al pilota. Nel frattempo, dall’Argentina, il padre Horacio ha espresso l’angoscia che sta vivendo in queste ore. “Mi sembra di vivere un sogno. Un brutto sogno. Un incubo per meglio dire”.