WASHINGTON – Gli Stati Uniti invieranno altri 3.750 soldati alla frontiera con il Messico. “Il dipartimento della Difesa dispiegherà circa 3.750 militari statunitensi aggiuntivi per fornire sostegno aggiuntivo al Cbp (Customs and Border Protection, protezione di confine e doganale) al confine sudoccidentale che il vice segretario alla Difesa Shanahan ha approvato l’11 gennaio”, ha fatto sapere una nota del dipartimento. Il dispiegamento aggiuntivo è per tre mesi e porterà il numero totale dei soldati al confine a 4.350. I loro compiti includeranno “possibilità di sorveglianza mobile sino alla fine di settembre 2019, così come il piazzamento di circa 150 miglia di filo spinato concertina tra le porte d’entrata”.
L’accordo scadrà il 15 febbraio
La notizia arriva a pochi giorni dal 15 febbraio, quando scadrà l’accordo raggiunto fra il presidente Donald Trump e i democratici per trovare un’intesa al Congresso sulla costruzione di un muro al confine. Se l’intesa non sarà trovata, Trump ha minacciato un altro shutdown. Il repubblicano sostiene che le attuali barriere debbano essere estese lungo la frontiera, per fermare quella che lui descrive come una “invasione” di criminali. “Con le carovane che marciano attraverso il Messico e verso il nostro Paese, i repubblicani dovrebbero esser pronti a far qualsiasi cosa sia necessaria per una sicurezza più forte al confine”, ha twittato Trump domenica. “I Dem non fanno nulla. Se non c’è il muro, non c’è sicurezza. Traffico di esseri umani, droga e criminali di ogni dimensione: state fuori!”, ha scritto ancora. I democratici, che controllano la Camera, hanno ripetutamente respinto le richieste di fondi di Trump, affermando che egli abbia reso il progetto del muro una crociata politica per demonizzare i migranti e per soddisfare la base elettorale.