ROMA – Lascerà il segno su buona parte d’Italia l’ondata di forte vento gelido proveniente dalla Russia. Ieri si sono contati ben 4 morti e oltre 1500 interventi dei vigili del fuoco nel Centro-sud.
Il tragico bilancio
I quattro morti tutti nel Lazio. Questo il bilancio di un sabato da ‘brividi. Ad Alvito per il crollo di un muro alto circa due metri dovuto al forte vento si è consumata la tragedia poco dopo le 10: quattro persone sono state investite dal crollo, due anziani non hanno avuto scampo e sono morti sul colpo. La terza vittima a Guidonia, vicino Roma, dove un albero, anche qui in seguito alle violente raffiche, si è abbattuto su un’auto uccidendo il conducente. L’uomo, di 40 anni, è stato investito mentre era a bordo della sua Fiat Panda ed è morto in ospedale. In serata poi un 14enne a Capena, vicino Roma, è morto a causa di una caduta provocata da una fortissima raffica di vento.
Lazio, Campania, Abruzzo e Molise le più colpite
Il crollo di alberi, specialmente nel Lazio e in Campania, ma anche in Abruzzo e Molise e in varie altre aree del Centro e del Sud, ha causato l’interruzione di diverse strade statali. Gli interventi dei vigili del fuoco sono stati 1500 in tutto lo Stivale: 400 solo nel Lazio e 380 in Campania. Situazione critica a Roma e a Napoli, dove i sindaci hanno invitato i cittadini a limitare gli spostamenti se non strettamente necessari. Nella Capitale sono stati chiusi per precauzione i parchi archeologici, compreso il Colosseo e il Palatino. Il Campidoglio ha disposto anche per domani la chiusura di parchi e ville comunali, dopo che la Protezione civile ha esteso l’allerta per il vento per altre 36 ore. Chiusure anche a Napoli per scuole, parchi e cimiteri. Il primo cittadino, Luigi De Magistris, ha annullato alcuni impegni in Spagna per domani e lunedì, per restare in città a controllare la situazione.
Per domani ancora allerta al Sud
Anche per domani infatti la Protezione civile ha previsto venti fortissimi sul Centro e sul Sud, con allerta gialla su Basilicata, Calabria e Sicilia. Il forte vento ha causato anche un generalizzato forte calo delle temperature, con la neve che in alcuni casi è caduta a quote molto basse. Qualche fiocco anche su Napoli, mentre il mare agitato ha causato diversi incidenti che hanno costretto la Guardia costiera a un superlavoro.
Collisioni nei porti
A Ischia una motonave, la ‘Don Peppino’, ha urtato in porto un’altra motonave, la ‘Benito Buono’. Nessun ferito, ma la Guardia costiera ha aperto un’inchiesta. Guardia costiera che è intervenuta anche per altre emergenze lungo le coste. La principale a Bari, dove un cargo battente bandiera turca si è incagliato: salvo l’equipaggio. A Gaeta, in provincia di Latina, due giovani sono stati salvati dopo che erano stati sorpresi, a bordo di una barca a remi, da raffiche fino a 60 nodi e onde alte tre metri. I due, di 38 e 25 anni, sono stati soccorsi da una motovedetta mentre la loro barca affondava, e affidati alle cure del 118.
Le previsioni
Anche se in lieve attenuazione il maltempo dovrebbe continuare anche per il mese di Marzo: maltempo di origine atlantica causa il risveglio delle depressioni oceaniche. Un colpo di coda che dovrebbe arrivare da Nord, quindi dal Circolo Polare Artico. In tal senso sarà importante anche il posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre, che dovrebbe restare addossata all’Europa occidentale, con le correnti da Nord pronte a gettarsi nel cuore del Mediterraneo. Ovviamente sarebbero accompagnate da strutture cicloniche foriere di maltempo, il ché è sicuramente l’elemento più importante da prendere in considerazione.
Il mese di febbraio è stato caratterizzato da possenti anomalie con un’alta pressione che ha dominato in lungo e in largo, confinando le perturbazioni ben lontane dalle nostre regioni (e non solo).
La Primavera si farà attendere
Insomma si sta preparando un avvio di primavera che potrebbe avere il sapore d’inverno. Per giornate tiepide e piacevoli bisognerà attendere ancora un po’, magari fino a metà marzo.