MILANO – Dopo il problema di affidabilità occorso a Sebastian Vettel, la Ferrari ritrova il sorriso nella terza giornata di test a Barcellona. Ci pensa Charles Leclerc a riportare il sereno nel box del Cavallino Rampante con il miglior crono in assoluto, 1’16″231, fatto segnare in mattinata in assetto da qualifica con gomma morbida.
Miglior crono per Leclerc, sorride la Ferrari
Un tempo molto vicino alla pole realizzata da Lewis Hamilton nel 2018. Alle spalle del giovane monegasco a sorpresa c’è il rookie thailandese Alexander Albon, che proietta la Toro Rosso in seconda piazza a poco più di mezzo secondo. Segue la McLaren di Lando Norris, più distante, a otto decimi. Ottavo posto invece per Antonio Giovinazzi con l’Alfa Romeo.
Incognita Mercedes
Per quanto riguarda gli altri top team, passaggio a vuoto per la Red Bull (Gasly è finito a muro), mentre la Mercedes ha continuato a nascondersi, alternando Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Il finlandese, al pari di Leclerc, nel pomeriggio ha svolto una simulazione di gara. Il ferrarista, che venerdì lascerà il volante a Vettel per l’ultima sessione di test, ha messo assieme complessivamente 138 giri (56 in mattinata) scattando dalla piazzola di partenza in fondo alla pitlane e svolgendo senza intoppi l’intera distanza del Gran Premio, con i meccanici che hanno eseguito prove di pitstop.
Soddisfatto il neo-pilota del Cavallino
“Non si prospettava facile poiché dovevamo recuperare il lavoro non fatto ieri, ma ce l’abbiamo fatta, e questo è molto positivo visto che oggi era per me l’ultimo test prima dell’Australia – ha raccontato l’ex pilota dell’Alfa Romeo Sauber – Sono molto contento perché abbiamo lavorato davvero bene. È un inizio di stagione incoraggiante e mi sento abbastanza pronto. Ora non vedo l’ora di disputare il mio primo vero Gran Premio con la Ferrari. Il mio tempo da qualifica? Chiaramente è bello essere in cima alla lista dei tempi, ma non significa nulla. Quel che conta è che giro dopo giro sto entrando sempre più in sintonia con questa vettura”.
Rottura del cerchione sinistro per Vettel
A frenare gli entusiasmi del Cavallino Rampante pochi minuti prima della bandiera a scacchi ci ha pensato una noia a uno degli scarichi che ha costretto Leclerc a parcheggiare la monoposto a bordo pista all’altezza della curva 9. Nel frattempo i tecnici della ‘rossa’ hanno individuato il problema che ha portato all’incidente di Vettel: si tratta della rottura del cerchione sinistro causata verosimilmente da un detrito. Piccoli inconvenienti di gioventù della SF90 che a Maranello si augurano non accadano più.
(LaPresse/di Alberto Zanello)