PARIGI – Una persona malata di Hiv, il virus che causa l’Aids, è stata curata a Londra ed è in recesso dalla malattia dopo aver terminato il trattamento. E’ il secondo caso al mondo. Lo ha annunciato la rivista scientifica Nature. Sul paziente non sono stati riscontrati segnali di presenza del virus da 19 mesi.
Grazie ad un vaccino italiano passi avanti nella ricerca contro l’Hiv
La somministrazione del vaccino Tat a pazienti in terapia antiretrovirale (cART) si è rivelata capace di ridurre drasticamente il ‘serbatoio di virus latente’ inattaccabile dalla sola cART. È questo il risultato del follow-up. Durato otto anni e pubblicato sulla rivista open access ‘Frontiers in Immunology’. Di pazienti immunizzati con il vaccino Tat messo a punto dall’équipe guidata da Barbara Ensoli, direttore del Centro nazionale per la ricerca su Hiv/Aids dell’Istituto superiore di sanità.
“Questi risultati del vaccino Tat – si legge in una nota dell’Iss – rappresentano un importante passo avanti nella ricerca di una cura funzionale. Che, insieme alla prevenzione dell’infezione, è assoluta priorità della comunità scientifica internazionale anche per le vaste risorse. Che l’Hiv/Aids sottrae alla lotta alla povertà e alle ineguaglianze nel mondo. Uno studio del 2018 ha, infatti, stimato a 563 miliardi di dollari il costo della lotta contro Hiv tra il 2000 and 2015. Equivalenti ad un contributo pro-capite di 100 dollari nei paesi in via di sviluppo e 5.000 dollari in Europa e Nord America (330 dollari/anno). Altri studi hanno stimato in circa – 0.5 % – 2.6% per anno l’impatto negativo sul PIL nei paesi africani. Con una perdita di circa 30 – 150 miliardi di dollari l’anno, cifre enormi che impongono urgenti e innovative soluzioni terapeutiche per l’Hiv/Aids”.
(LaPresse)