ROMA – “Una parte crescente delle forze politiche, delle parti sociali, del mondo produttivo e della popolazione, soprattutto più giovane, è ormai consapevole che le politiche volte al mero incremento del Pil sono alla base dell’insostenibilità e della iniquità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo al convegno ‘L’economia del benessere: la rivoluzione possibile’, in corso alla Camera. “Se durante la crisi avessimo avuto indicatori più adeguati a esprimere l’insicurezza economica delle persone, le istituzioni competenti avrebbero forse compreso che le conseguenze della recessione erano più gravi e profonde di quanto mostrato dalle statistiche sul Pil. E avrebbero probabilmente operato scelte incisive per mitigarne l’impatto negativo”.
Il monito
“Occorre dunque fondare le decisioni pubbliche e le regole, nazionali e internazionali, su indicatori che consentano di misurare il benessere includendo tutte le dimensioni sinora non considerate adeguatamente: la qualità di vita delle persone, le disuguaglianze e la sostenibilità economica e sociale, il livello dei servizi, a cominciare dalla sanità e dalla istruzione, la fiducia dei cittadini, le variazioni del capitale umano e così via. Indicatori che la politica -ha concluso Fico- deve utilizzare in modo lungimirante per l’individuazione delle priorità di azione, per destinare le risorse finanziarie e per valutare l’impatto delle politiche pubbliche e dei singoli interventi”.
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Pil, Fico: “Pensare a solo incremento base iniquità, servono altri indicatori”
"Una parte crescente delle forze politiche, delle parti sociali, del mondo produttivo e della popolazione, soprattutto più giovane, è ormai consapevole che le politiche volte al mero incremento del Pil sono alla base dell'insostenibilità e della iniquità dell'attuale modello di sviluppo".