Di Maio sente Masset dopo le violenze a Parigi: M5S prende le distanze dai gilet gialli

Foto Vincenzo Livieri / LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA– Le azioni violente dei gilet gialli hanno superato il limite e rischiano di danneggiare la campagna elettorale europea. Dopo l’atto numero 18 che ha devastato Parigi, il M5S prende le distanze dal movimento transalpino e scende in campo con il suo capo politico.

Secondo quanto si apprende, Luigi Di Maio ha infatti telefonato personalmente all’ambasciatore francese a Roma Christian Masset, ribadendo la posizione dei pentastellati sulla vicenda. L’idea è quella scandita da Sergio Battelli, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera e presidente della commissione Politiche Ue, che ha condannato “senza alcuna esitazione gli assurdi episodi di Parigi. Violenza e saccheggi non possono essere tollerati, ci sono strumenti democratici e civili per protestare e farsi sentire. Il cambiamento non si ottiene attraverso guerriglie e scontri con la polizia“.

Sembrano lontanissime le immagini di Di Maio e Alessandro Di Battista, protagonisti di un incontro con alcuni rappresentanti dei gilet gialli il 6 febbraio scorso. Rendez-vous che aveva suscitato la rabbia del governo francese e portato al ritiro dell’ambasciatore Masset. I fili dell’amicizia italo-francese, grazie anche all’azione del Colle, ora si sono riannodati e dopo il sabato di fuoco appena trascorso serviva necessariamente un’uscita chiara come quella del vicepremier.

Non è un caso che gli echi delle violenze da Parigi avessero scatenato già nel pomeriggio le opposizioni, con Andrea Marcucci del Pd che aveva chiesto al governo e a Di Maio di “esprimere solidarietà alle autorità francesi”.

Forza Italia è arrivata a parlare dei Cinquestelle come “aspiranti alleati di chi attacca lo Stato arrecando danno a tutta la comunita’ francese”, con la delegazione M5S al parlamento Europea pronta a ribadire come “in Italia, così come in tutta Europa, il cambiamento richiesto a gran voce dalla maggioranza dei cittadini non può che passare attraverso gli strumenti e i canali pacifici della democrazia”.

Il giallo M5S non indosserà più i gilet: il matrimonio ‘anti-Macron’ è naufragato ancora prima di essere celebrato.
(laPresse)

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