MILANO – Vittoria e sorpasso: il derby nei denti stretti dei giocatori dell’Inter, che ce l’hanno messa tutta per mantenere il vantaggio sino alla fine. Onore delle armi al Milan, che oltre ai tre punti, è stato costretto a cedere ai ‘cugini’ anche il terzo posto in classifica. E’ finita 3-2 la seconda e ultima stracittadina milanese della stagione. Primo tempo di marca interista. Nel secondo tempo la reazione del Milan. Ma la rimonta rossonera si è fermata nell’ultimo minuto di recupero, quando D’Ambrosio ha respinto sulla linea la conclusione a botta sicura di Cutrone. Sarebbe stato il 3-3.
Finale incandescente
Forse troppo per l’Inter, ma comunque il Milan non l’avrebbe demeritato. E’ stato un derby vibrante, che ha tenuto gli spettatori con gli occhi incollati su quello che succedeva in campo sino alla fine. Protagonista anche l’arbitro Guida, capace di vedere un intervento da rigore di Castillejo su Politano, mentre era in caduta. E’ soprattutto ha avuto il buonsenso di rivedere le immagini al Var del fallo di Conti su Lautaro. Da cartellino rosso a giallo.
Protagonista anche il Var
E’ stato giusto così. Il Milan ha potuto contare sulla parità numerica per gli ultimi assalti, ma la difesa nerazzurra ha tenuto. Sembrava che l’Inter potesse vincere il derby con meno affanni. D’altra parte ha chiuso il primo tempo in vantaggio grazie al gol in avvio di Vecino e a inizio ripresa ha trovato il raddoppio con De Vrij. Gattuso, però, ha avuto il coraggio di cambiare assetto e di presentare un Milan con spiccata vocazione offensiva. Bakayoko l’ha premiato col gol dell’1-2. Musacchio con la rete del 2-3, dopo il rigore trasformato da Lautaro. Il Meazza è stato una bolgia. Il clima battagliero ha fatto brutti scherzi soprattutto tra i calciatori in panchina. Rissa sfiorata da Kessiè e Biglia. Spalletti allontanato. Il derby è anche questo e stasera si è colorato di nerazzurro, come il vessillo che il tecnico di Certaldo potrà difendere ancora.