Ponte Vedra Beach (LaPresse) – Golf, Rory McIlroy è tornato al successo dopo un anno imponendosi con 272 (67 65 70 70, -16) colpi nel Players Championship (PGA Tour), considerato una sorta di quinto major e disputato sul percorso dello Stadium Course (par 72) al TPC Sawgrass di Ponte Vedra Beach in Florida, dove Tiger Woods si è classificato 30° con 282 (70 71 72 69, -6) e Francesco Molinari 56° con 286 (72 70 72 72, -2). McIlroy ha avuto ragione di Jim Furyk (273, -15), di Eddie Pepperell e di Jhonattan Vegas (274, -14). Al quinto posto con 275 (-13) Brandt Snedeker, Tommy Fleetwood e Dustin Johnson, numero uno mondiale, capace di compiere quattro giri sotto i 70 colpi evento che nella gara non si verificava dal 1997 (Steve Elkington). Subito dietro Justin Rose e Jason Day, ottavi con 276 (-12), quindi 12° con 277 (-11) Jon Rahm, leader dopo tre turni e crollato con un 76 (+4), e 16° con 278 (-10) Webb Simpson, campione uscente. Mai in partita Bryson DeChambeau, 20° con 279 (-9), Justin Thomas, 35° con 283 (-5), Rickie Fowler, 47° con 285 (-3), e Brooks Koepka, stesso score di Molinari.
Francesco Molinari, reduce dallo strepitoso successo nell’Arnold Palmer Invitational
Rory McIlroy, 30 anni nel prossimo maggio, con quindici titoli sul PGA Tour comprensivi di quattro major e due WGC e con sette sull’European Tour al netto di major e WGC, ha condotto il giro finale in 70 (-2) colpi con sei birdie, due bogey e un doppio bogey. “Questo è il prodotto – ha detto – del lavoro e dei risultati di questi mesi. Sono davvero felice, non era facile e tantomeno scontato”. Il nordirlandese di Holywood è il terzo giocatore, dopo Woods ed Henrik Stenson, a vincere il Players, la FedEx Cup, un major e un WGC. Ha ricevuto l’assegno record di 2.250.000 dollari sul montepremi più alto del pianeta: 12,5 milioni di dollari. Nel World ranking è salito dal sesto al quarto posto superando Thomas e DeChambeau con Molinari rimasto al settimo. Invariate le prime tre posizioni con Dustin Johnson, Rose e Koepka nell’ordine.
Francesco Molinari, reduce dallo strepitoso successo nell’Arnold Palmer Invitational, è stato piuttosto discontinuo. In particolare è andato in altalena nel giro finale, dove ha siglato il terzo 72 (par) della sua gara con sette birdie, tre bogey e due doppi bogey. Tiger Woods è sceso di tre colpi sotto par con un parziale di 69, suo miglior score dell’evento, con quattro birdie e un bogey. E’ stato il torneo delle ‘buche in uno’. Ne sono state realizzate tre, contro le otto precedenti nella storia del Players. Autori delle prodezze: Ryan Moore nel primo giro (buca 17, par 3, yards 121, wedge), il coreano Sung-jae Im nel secondo (buca 13, par 3, yards 152, ferro 8), che poi è uscito al taglio, e l’irlandese Seamus Power nel terzo (buca 3, par 3, yards 155, ferro 8).