Antonio Monda incontrerà i pazienti al Gemelli contro le fake news

Stefania D'Alessandro/ Lapresse Nella foto: Antonio Monda

MILANO – La Sala MediCinema presso il Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs ospiterà giovedì prossimo, alle ore 16, Antonio Monda, scrittore e docente di cinema presso la New York University, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, per una conversazione con pazienti, medici, operatori sanitari e studenti su verità e fake news.

La partecipazione di Monda non è casuale

Il rapporto di stima e collaborazione con la Festa del Cinema di Roma, di cui la Sala MediCinema al Policlinico Gemelli è una delle sedi da due anni. Amico personale di molti attori e registi, nel corso dell’incontro al Gemelli racconterà del suo progetto editoriale denominato “10”: dieci libri, uno l’anno, dedicati al decennio del 900. L’occasione di questa speciale conversazione è l’uscita del settimo libro del progetto ’10. Nel territorio del diavolo’ (Mondadori).

Il progetto si intreccia con il cinema, la grande passione della sua vita

Monda converserà con il supporto di sequenze di opere cinematografiche (Cabaret, Philadelphia, Quel pomeriggio di un giorno da cani) e filmati di passaggi chiave della recente storia politica americana da lui personalmente scelti per l’occasione. Con Nel territorio del diavolo, Monda si conferma come uno degli autori italiani più internazionali, e continua la sua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York con un libro profondo, appassionante e di clamorosa attualità.

Alexander Sarris è un giovane newyorkese che si trova a dover decidere se cedere al fascino seduttivo e intelligente del male. Ha trent’anni, origini greche e lavora in politica; più precisamente è l’assistente di Lee Atwater, il famigerato ‘Boogie Man’, lo spin doctor più temuto d’America.

È il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, il democratico Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo.

I sondaggi, all’inizio della campagna elettorale, sono inequivocabili

Lee Atwater imposta una campagna elettorale cinica e spietata, spregiudicata e violenta, volta a screditare Dukakis a colpi di insinuazioni, maldicenze, colpi bassi, falsità. E grazie a quelle che oggi verrebbero chiamate “fake news”, Bush recupera in pochi mesi un distacco di diciassette punti percentuali e vince le elezioni.
(LaPresse)

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