NEW YORK – La prestigiosa università statunitense di Yale ha fatto sapere di aver espulso una studentessa ammessa grazie a tangenti pagate dai suoi genitori, nell’ambito di un vasto scandalo per corruzione. È la prima decisione del genere nell’ateneo di New Haven, in Connecticut, mentre circa 50 persone sono state incriminate. Tra loro ci sono allenatori sportivi, funzionari che falsificavano punteggi dei test. Anche 33 genitori accusati di aver pagato sino a 6,5 milioni di dollari in tangenti per garantire l’ingresso dei loro figli. In un comunicato, la direzione ha indicato di aver avuto le prime informazioni del caso per la prima volta a novembre. Quando il procuratore federale del Massachusetts, che ha gestito l’inchiesta, chiese informazioni sull’allenatrice di calcio Rudy Meredith.
Episodi di disonestà in alcune delle principali università americane
Quest’ultima, accusata di corruzione, avrebbe fornito raccomandazioni all’accesso per due candidate, una delle quali accettata a Yale. I genitori avrebbero versato 1,2 milioni di dollari in tangenti in totale, secondo l’accusa. Nello scandalo hanno un coinvolgimento anche allenatori sportivi di altre prestigiose università, pubbliche e private, come Ucla, University of Southern California, Georgetown. Hanno chiamato in causa vari noti personaggi americani, tra cui le attrici Felicity Huffman (‘Desperate Housewives’) e Lori Loughlin (‘Gli amici di papà’).
(LaPresse/AFP)