WASHINGTON – L’ex vicepresidente Joe Biden ha dovuto difendersi dalle accuse di una politica del Nevada, che sostiene di avere ricevuto da lui un bacio senza il suo consenso nel 2014. Una polemica che potrebbe gettare un’ombra sull’attesa candidatura di Biden alle presidenziali Usa del 2020.
Presidenziali 2020, le accuse rivolte a Biden
Dopo avere lasciato la difesa al suo portavoce, Biden ha preso la parola in prima persona con una dichiarazione. “Nel corso di numerosi anni di campagna e vita pubblica ho dato innumerevoli strette di mano, abbracci, espressioni di affetto, sostegno e conforto”, ma “non una sola volta, mai, ho pensato di avere agito in modo inappropriato”, si è difeso Biden, al momento in testa ai sondaggi sulle primarie per la nomination democratica prima ancora di essersi ufficialmente candidato.
La vicenda
“Ascolterò con rispetto, ma questa non è mai stata la mia intenzione”, ha aggiunto. L’accusatrice è Lucy Flores, 39 anni, ex deputata democratica del Nevada: secondo il suo racconto, l’episodio è avvenuto durante un comizio di campagna elettorale nel 2014, quando lei correva per il posto di vicegovernatrice dello Stato e Biden, che era il numero due di Barack Obama, era andato a darle man forte.
La testimonianza dell’ex deputata dem Flores
Ribadendo oggi sulla Cnn le accuse che aveva già avanzato, la donna ha raccontato: “Ho sentito Joe Biden, giunto all’improvviso, mettermi le mani sulle spalle, avvicinarsi molto a me da dietro, toccarmi i capelli e poi baciarmi sulla nuca”. “È stato scioccante” e “non ci si attende questo tipo di intimità da parte di qualcuno che è così potente con qualcuno con cui non c’è alcun tipo di rapporto”, ha detto.
La replica di Biden
Biden ha risposto così: “Forse non mi ricordo di questi momenti allo stesso modo” ma i tempi sono cambiati e “le donne sentono che possono e devono raccontare il loro vissuto e gli uomini devono ascoltarle”. “È quello che farò”, ha promesso, presentandosi come instancabile avvocato della causa delle donne.
(LaPresse/AFP)