TRIPOLI – Almeno 32 persone sono rimaste uccise, e altre 50 ferite, dall’inizio dell’offensiva del generale Khalifa Haftar su Tripoli, secondo un nuovo bilancio diffuso domenica sera dal ministero della Salute del governo di unità nazionale. In una dichiarazione alla televisione Libya al-Ahrar, il ministro A’Hmid Omar ha precisato che molte delle vittime erano civili, senza però precisare il numero esatto.
Dal suo canto, l’esercito nazionale libico di Haftar ha annunciato 14 morti tra i suoi combattenti.
Scontri sono in corso da domenica alle porte di Tripoli tra le forze paramilitari di Haftar, che vuole conquistare la capitale, e le truppe del governo di unità nazionale, riconosciuto dall comunità nazionale. Nonostante gli appelli al cessate il fuoco, arrivati anche da Washington, i combattimenti sono continuati.
Il bilancio di domenica 7 aprile è di 21 morti
Almeno 21 persone sono morte e altre 27 sono rimaste ferite in Libia dall’inizio dell’offensiva lanciata dal generale Khalifa Haftar su Tripoli. È il primo bilancio diffuso dal ministero della Sanità del governo di unità nazionale (Gna) basato a Tripoli, guidato dal premier Fayez al-Sarraj. Il ministero non precisa se fra le vittime ci siano civili. Ma la Mezzaluna rossa libica ha riferito della morte di uno dei suoi medici sabato. L’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) guidato da Khalifa Haftar, dal canto suo, sabato sera aveva riferito tramite il portavoce Ahmad al-Mesmari di 14 morti fra i suoi combattenti.
(LaPresse/AFP)