REGGIO EMILIA – I carabinieri del Nas di Parma hanno proceduto al controllo e all’ispezione igienico sanitaria di alcuni caseifici e attività di commercio di salumi, formaggi e latticini. Per assicurare il rispetto delle norme igienico-sanitarie ed amministrative. In un caseificio della Val d’Enza nel corso dei controlli i militari del nucleo antisofisticazione e sanitaria di Parma hanno trovato e sottoposto a sequestro amministrativo oltre 200 confezioni di formaggio a pasta dura, esposte per la vendita, per un peso di circa 150 chili. In quanto riportanti in etichetta la dicitura “prodotto nei caseifici del consorzio del parmigiano reggiano”. Evocando così, illegittimamente, una denominazione d’origine protetta e usurpandone la reputazione commerciale. Al legale rappresentante del caseificio i carabinieri hanno elevato una sanzione di 4mila euro. Il valore commerciale dei prodotti sequestrati ammonta a circa 3.000 euro.
Sequestrati ieri 76 quintali di Parmigiano Reggiano per latte non conforme
Nei giorni scorsi, i carabinieri del reparto tutela agroalimentare di Parma, nelle province di Parma e Reggio Emilia, hanno sequestrato presso due società 196 di forme di formaggio a pasta dura. Recanti nello scalzo i segni distintivi della DOP Parmigiano Reggiano, pari a 7.600 kg, del valore di 69.000 euro.
Il blocco del prodotto si è reso necessario poiché accertato l’utilizzo di 100.000 kg di latte non conforme. Secondo il Disciplinare di produzione, infatti, le bovine da latte provenienti da altre filiere possono essere introdotte nel circuito tutelato. Ed il latte conferito alla produzione del Parmigiano Reggiano DOP. Solo dopo 4 mesi dall’arrivo in azienda, al fine di adeguare l’alimentazione dei capi ai dettami della DOP. Contestati illeciti amministrativi per 4.000 euro
(LaPresse)