Firenze, aveva simulato incidente e invalidità: arrestato un 55enne

L'uomo svolgeva una doppia vita

FIRENZE – Nel 2007 aveva simulato un incidente stradale e la conseguente paraplegia. Protagonista un 55enne fiorentino nei confronti del quale la polizia ha eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari. Con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atti pubblici.

La polizia, informa una nota, ha accertato che il falso invalido era in grado di camminare e muoversi regolarmente. Ma se ne dichiarava incapace, spostandosi nel centro cittadino su una sedia a rotelle. Le attività investigative hanno riscontrato come l’uomo abbia condotto una vera e propria doppia vita. Sfruttando tutte le agevolazioni derivanti dallo status di disabile. Tra cui la percezione di pensioni ed emolumenti – che gli hanno consentito, tra le altre cose, di pagare un badante, che viveva nella sua abitazione – l’utilizzo delle varie corsie preferenziali e un parcheggio sotto casa per disabili.

L’uomo svolgeva una doppia vita

Nella nota viene spiegato che l’uomo, all’interno delle mura domestiche, nonché fuori dalla provincia, dove sapeva di non essere conosciuto, si muoveva regolarmente, deambulando senza difficoltà. La misura cautelare, difatti, è stata eseguita presso lo scalo aeroportuale fiorentino di Peretola. Al rientro dell’indagato da un viaggio di piacere all’estero e, nell’occasione, l’uomo camminava in totale autonomia. Sebbene lo attendesse nel parcheggio l’auto per disabili con la carrozzina all’interno.

Dalle indagini è emerso che il 55enne aveva ottenuto nel tempo una pluralità di emolumenti previdenziali. In prevalenza fondati su una falsa paraplegia, simulata a partire dal 2007, a seguito della simulazione di un incidente stradale la cui dinamica hanno smentito nel corso dell’inchiesta. L’uomo, spiega ancora la nota, per avvalorare la sua condizione di falsa disabilità ha affrontato un elevato numero di ricoveri in strutture ospedaliere pubbliche o private convenzionate. Per cui il gip, oltre all’indebita percezione delle pensioni, ha contestato all’indagato anche il danno cagionato al Servizio sanitario nazionale. Per le spese di ricovero, per un totale di decine di migliaia di euro.

(LaPresse)

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