PALERMO – Truffe alle assicurazioni con falsi incidenti e spaccaossa in azione a ‘vittime’ compiacenti. E’ la chiusura di una nuova operazione fatta scattare a Palermo dagli agenti della squadra mobile dalla guardia di finanza e dalla polizia penitenziaria che hanno posto in stato di fermo 34 persone. Tra questi anche un avvocato palermitano che curava la parte legale di molti dei falsi sinistri. Centinaia gli indagati.
Le indagini
Hanno messo in luce uno spaccato criminale fatto di reclutatori che agganciavano le vittime tra persone indigenti; di ideatori che individuavano luoghi non vigilati da telecamere, veicoli per inscenare gli incidenti e falsi testimoni. Una situazione che vedeva coinvolti spaccaossa che procedevano alle lesioni fisiche, medici compiacenti che firmavano perizie mediche di parte oltre a centri fisioterapici che attestavano cure alle vittime mai effettivamente somministrate e avvocati che gestivano le pratiche per i risarcimenti.
I boia
Dell’inchiesta per frodare le assicurazioni è scaturito che i boia non esitavano a usare modi cruenti, con mutilazioni agli arti alle vittime compiacenti per lucrare premi e rimborsi. Chi accettava di farsi fratturare gli arti con dischi di ghisa, spranghe, bastoni era risarcito con una cifra che si aggirava dai 300 e i 400 euro, per una gamba o un braccio.
Le ‘vittime’
Di solito persone indigenti, disoccupati, ragazze madri, migranti. Pochi euro a fronte di guadagni di decine di migliaia di euro per gli organizzatori. Complessivamente sono 34 i fermi eseguiti oggi nella doppia operazione.
Le operazioni alle due bande
La prima, denominata ‘Tantalo bis’ a scapito della prima banda è stata condotta dalla polizia in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Palermo, contro la pericolosa organizzazione criminale specializzata, appunto, in frodi assicurative Scoperti numerosissimi raggiri ai danni di compagnie assicurative.
Sono 34 le persone oggetto del provvedimento di fermo contro gli ‘spaccaossa’ eseguito dalle Squadre mobili di Palermo e Trapani. Tra questi anche un avvocato palermitano che curava la parte legale di molti dei falsi incidenti. Centinaia le persone indagate. Coinvolti colletti bianchi, periti assicurativi, dipendenti infedeli. Importanti le dichiarazioni rese alla procura da alcuni pentiti: si tratta di soggetti tratti in arresto lo scorso mese di agosto.
La seconda banda
E’ stata colpita da Guardia di finanza e polizia penitenziaria del carcere Lorusso-Pagliarelli, nell’operazione ‘Contra fides’. Le accuse: lesioni gravi, usura, estorsione, peculato, truffe assicurative e autoriciclaggio. Accertati, inoltre, ulteriori particolari in riferimento alla morte di un cittadino tunisino, Hadry Yakoub, trovato morto su una strada alla periferia di Palermo la cui morte, in un primo momento considerata come conseguenza di un incidente stradale, era stata determinata dalle fratture multiple provocate per inscenare un finto incidente.