Salvini contro Fazio: nella sua trasmissione solo se si riduce lo stipendio

L'attacco del vicepremier nei confronti del conduttore della tv di Stato

ROMA Matteo Salvini contro Fabio Fazio. Ancora una volta, senza mezzi termini. Un amore mai nato tra i due che il leader della Lega ha sottolineato nel corso del suo tour elettorale a Pinzolo, in Trentino. Tanti gli argomenti trattati al cospetto dei cittadini. Partendo dalle polemiche relative alla sua foto con in braccio un mitra fino ad arrivare agli attentati della domenica di Pasqua in Sri Lanka.

Un amore mai nato tra il governo gialloverde e Fabio Fazio

Analizzando, come era inevitabile che fosse, anche i rischi eventuali per l’Italia. Ma, come detto, la polemica più grande il vicepremier l’ha destinata al conduttore televisivo. Non è un segreto che Fazio sia uno dei conduttori televisivi più pagati (anche troppo) in circolazione. Stipendi a nove zeri sbandierati al vento come se nulla fosse che hanno raggiunto l’apice per la conduzione di ‘Che tempo che fa’. E allora il leader del Carroccio ha provocato Fazio ancora una volta, a testimonianza di una ‘relazione’ burrascosa tra i due. C’è da dire, infatti, che dal governo gialloverde, e soprattutto la sua componente leghista, sono sempre arrivate molte critiche al conduttore tv anche per le sue posizioni politiche. È stato spesso considerato troppo progressista ma, a quanto pare, è il suo lauto stipendio ad essere preso di mira.

L’attacco al conduttore tv e al suo lauto stipendio

“Il prossimo 5 maggio – ha dichiarato Salvini nel suo comizio elettorale – sono stato invitato in un noto programma televisivo assieme a Silvio Berlusconi, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio. Ho detto al conduttore, che guadagna 3 milioni di euro l’anno, che ci andrò soltanto nel caso in cui decida di tagliarsi lo stipendio”. “Altrimenti – ha concluso – potrei andare con la giacca della polizia così Saviano mi può querelare”. Parole dure, che non ammettono interpretazioni. E che aprono un vortice di polemiche che si concluderà soltanto tra dieci giorni. Forse.

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