MILANO – “Amò, viè qua. Dimmi se ariva il segretario”. Pina Cocci era un concentrato di passione politica e romanità. Innamorata della sinistra e del suo Partito democratico, sempre in prima fila alle assemblee nazionali, regionali e cittadine. Con la sua carrozzina sempre pronta a far fumare le gomme.
Se n’è andata per una crisi respiratoria, lei che il fiato non lo aveva mai sprecato. Poco meno di un anno fa, il 19 maggio 2018, quando ancora il partito litigava sulla data del Congresso post-Renzi, salì sul palco per consegnare la sua delega e mettere in riga i dirigenti: “Se stiamo messi così come stiamo messi oggi, nun me chiamate”.
Pina era di Tor Bella Monaca, quartiere con enormi difficoltà dell’hinterland romano
Conosceva palmo a palmo la sua zona, e l’amava. Al punto da urlare ai dirigenti del Pd: “Veniteci nei territori, non vi mettete in bocca la parola ‘periferia’. Ma a Torbella chi v’ha mai visto?”. Non aveva peli sulla lingua, ma un grande orgoglio. Anche personale. A chi le chiedeva quanti anni avesse, solitamente rispondeva: “Più de quelli che pensi, ma meno de quelli che me sento addosso”. Ne aveva 66 quando la sua storia terrena si è interrotta, proprio nel 74esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Una coincidenza, che rende però il senso della sua anima di sinistra. Veniva dal Pci, perciò difendeva ogni segretario, pure Matteo Renzi, anche se non era renziana.
È andata tante volte alla Leopolda, ma col suo stile
L’ex leader la ricorda con alcune foto insieme e delle parole di commozione: “La sua polemica costante era un modo per dirti che ci teneva. Che ti voleva bene. E anche io le volevo bene, tanto. Ci mancherà”. Il dolore per la morte di Pina ha legato varie generazioni e tutte le aree del Pd. “Ancora non ci credo”, scrive il segretario Nicola Zingaretti. “Ciao e grazie per la tua passione, il tuo coraggio e i tuoi rimbrotti. Per la tua immensa passione. Ciao e grazie”.
Il profilo Facebook della ‘pasionaria’ dem è un fiume inarrestabile di messaggi ricchi di affetto (sincero) e cordoglio: dirigenti, parlamentari, simpatizzanti, ex iscritti e militanti. Il Pd capitolino, quello laziale e anche il nazionale piangono per una morte che cade come un fulmine a ciel sereno: “Perdiamo una dirigente ed una militante fiera e appassionata, punto di riferimento dei democratici romani ed esempio per le giovani generazioni”. Qualche ‘compagno’ scrive sulla sua bacheca: “Ora il Pd dove la trova una come Pina?”. Ecco, sono in tanti a chiederselo tra i dem.
(LaPresse)