LONDRA – “Tenuto conto del poco tempo”, “purtroppo non sarà possibile finire quel processo prima della data che è legalmente dovuta per le elezioni europee”. Lo ha dichiarato il vice premier britannico, David Lidington, annunciando così che il Regno Unito prenderà in ogni caso parte alle elezioni del blocco comunitario di questo mese. A prescindere dagli sviluppi sullo stallo sulla Brexit.
La linea del presidente Junker
“E’ stato un errore ascoltare l’ex primo ministro britannico David Cameron che mi aveva chiesto di non intervenire nella campagna sul referendum della Brexit”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. “Saremmo stati gli unici a poter smontare le bugie dette durante la campagna elettorale”, ha risposto Juncker a chi gli chiedeva quale fosse il principale errore del suo mandato che terminerà a fine ottobre. Juncker ha ammesso anche di aver reagito con una settimana di ritardo all’emergere dello scandalo Luksleaks sulla lista nera dei paradisi fiscali europei. Uno scandalo che lo vedeva coinvolto in prima persona come ex primo ministro del Lussemburgo ed ex ministro delle finanze.
Le prospettive dell’eurozona
Nell’eurozona “sulle prospettive pesano notevoli rischi” e in particolare “sul fronte esterno vi è il rischio di un’ulteriore intensificazione dei conflitti commerciali e delle debolezze dei mercati emergenti. In particolare la Cina”. Lo afferma Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue, nella nota con le stime di primavera. “L’economia europea si sta dimostrando resiliente dinanzi a un ambiente esterno meno favorevole, caratterizzato anche da tensioni commerciali”, spiega Dombrovskis. Che aggiunge che inoltre “in Europa è importante prestare attenzione all’eventualità di una Brexit senza accordo, all’incertezza sul piano politico e a un possibile ritorno del circolo vizioso tra emittenti sovrani e banche”.
(LaPresse/AFP)