Migranti, la Mare Jonio entra clandestinamente in acque italiane. Salvini: “I porti restano chiusi”

ROMA – La Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human che giovedì ha salvato 30 migranti su un gommone in avaria al largo delle coste della Libia, è entrata clandestinamente in acque italiane. Appena superato il limite delle 12 miglia a sud di Lampedusa, fa sapere Mediterranea, la nave è stata raggiunta da due motovedette della gdf per un “controllo di polizia”. “Chiediamo l’ingresso in un porto sicuro – scrive la Ong su Twitter – dove sbarcare uomini, donne e bambini”.

L’SOS

Nella notte Mediterranea aveva fatto sapere di aver chiesto “al Centro di coordinamento dei soccorsi italiano (MRCC di Roma) un porto sicuro. Ci è stata inoltrata una mail del Viminale – si legge sul twitter della Ong – che chiede di fare riferimento alle ‘Autorità Libiche’, quelle di un Paese in guerra dove i diritti umani non esistono. La Mare Jonio ha appena soccorso 29 persone (1 bimba di 1 anno, 3 donne di cui una incinta) da un gommone in avaria in acque internazionali, 40 miglia al largo della Libia. Abbiamo chiesto immediatamente un porto sicuro al centro di coordinamento italiano. Immensa gioia per le 29 vite tratte in salvo”.

Nuovo scontro

Di fatto con il ministero degli Interni potrebbe aprirsi un nuovo fronte di scontro. “Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi – ha ribadito Matteo Salvini, che ha aggiunto: “Ci sono 29 migranti salvati da una Ong di un centro sociale, questi non arriveranno mai in Italia, gli sbarchi sono calati del 92%, in Italia arriva chi ha il permesso, con i soldi risparmiati si assumeranno 8mila uomini nelle forze dell’ordine”.

La replica

La Marina ha poi replicato spiegando il suo intervento con una nota: “La piccola imbarcazione imbarcava acqua ed era in procinto di affondare. Il pattugliatore, in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali è intervenuto salvando i 36 a bordo, tra cui 2 donne e 8 bambini: per loro è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute e delle relative identità, in stretto coordinamento con le competenti autorità nazionali”.

La nota di Conte

Su questo caso è intervenuto anche il premier Conte: “Ho avuto già la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prenderne alcuni. Attendo la risposta, ma c’è un’apertura, di Germania, Spagna e Portogallo”.

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