ROMA – ‘King Roger’ ha detto sì. In un video su Instagram Roger Federer conferma la sua presenza agli Internazionali d’Italia, uno dei pochissimi tornei che ancora manca nel suo fantastico palmarès tennistico. Una scelta che manda letteralmente in delirio gli appassionati sui social. “Ho appena finito di parlare con il mio team e abbiamo deciso: vi voglio comunicare che sto per tornare a Roma. Giocherò di nuovo in Italia e non vedo l’ora”, le parole del fuoriclasse elvetico.
Il ritorno di Federer al Foro Italico
Federer manca al Foro Italico dal 2016, quando fu sconfitto nei quarti dall’allora astro nascente Dominic Thiem. E proprio la sconfitta con l’austriaco ai quarti di finale del torneo di Madrid, dopo aver fallito due match point, è stata la molla decisiva. Lo svizzero vuole essere protagonista al Roland Garros e per questo necessita di mettere altra benzina nel motore giocando ulteriori match sulla terra rossa. Federer, terza testa di serie del tabellone, sarà in conferenza stampa martedì e debutterà mercoledì direttamente al secondo turno contro il vincitore del match fra lo statunitense Frances Tiafoe ed il portoghese Joao Sousa.
Possibile sfida Federer-Nadal in semifinale
Il campione di Basilea è inserito nella parte bassa del tabellone, quella presidiata da Rafael Nadal con il quale potrebbe incrociarsi in semifinale. Una strada piena di insidie, visto che negli ottavi troverà presumibilmente uno fra il croato Borna Coric ed il ‘next gen’ canadese Felix Auger-Aliassime.
I potenziali avversari ai quarti
Per i quarti invece l’ostacolo più probabile è quello rappresentato dal greco Stefanos Tsitsipas, ma ad attenderlo però potrebbe esserci anche Fabio Fognini in una sfida che incendierebbe letteralmente il Foro Italico. Il ligure debutterà contro l’ex top ten Jo-Wilfried Tsonga, un match da prendere con le molle. Discorsi ancora prematuri, certo. Per ora Roma si gode il ritorno del Re che, dopo quattro finali perse (2003, 2006, 2013, 2015), ha una voglia matta di far sentire il suo ruggito nell’arena del Foro.
(LaPresse/di Andrea Capello)