MILANO – “Ogni Paese ha le sue regole in termini di finanziamento dei partiti. Per quanto riguarda il Rassemblement national (RN), rispetta in modo rigido le regole della Francia”. È quanto ha dichiarato Marine Le Pen a proposito del suo partito, mentre l’alleato austriaco FPÖ è stato investito da uno scandalo sui suoi finanziamenti a seguito della diffusione di un video girato con telecamera nascosta nel 2017, che ha portato il vice-cancelliere e leader del partito Heinz-Christian Strache alle dimissioni. Pressata dalle domande dei giornalisti a Milano sullo scandalo dell’ultradestra in Austria, Le Pen ha dichiarato che “quello che avviene nell’FPÖ è una questione di politica interna austriaca”, aggiungendo tuttavia che ritiene “sbalorditivo il fatto che questo video che, pare, abbia due anni, sia uscito oggi, a qualche giorno dalle elezioni” europee del 26 maggio.
I problemi
In Francia i giudici sospettano che il partito Rassemblement National di Le Pen abbia “in modo concertato e deliberato” attuato “un sistema di dirottamento” delle buste assegnate dall’Ue a ogni eurodeputato per remunerare i suoi collaboratori, per permettere al partito di economizzare sugli stipendi. Il finanziamento del Rassemblement National, inoltre, è evocato in un recente documentario su France 2, in cui l’ex stratega di Donald Trump, Steve Bannon, parlava con responsabili RN del finanziamento del partito; il che ha portato alcuni parlamentari francesi a chiedere un’indagine sui legami fra RN e Bannon. “La Francia ha delle regole estremamente rigide in materia, il che è d’altra parte contestabile. A dicembre del 2017 è stato vietato ai partiti politici di poter prendere in prestito denaro da banche extra-europee, il che ha privato l’RN di ogni capacità di trovare un prestito per le elezioni europee” e ha portato al lancio di un “grande prestito dai francesi”, ha dichiarato Marine Le Pen a Milano prima di prendere parte all’evento dell’estrema destra organizzato da Matteo Salvini.
LaPresse
