SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il maresciallo Alberto Russo a giudizio imputato del reato di lesioni. Risponde dell’aggressione al proprio fratello. Secondo la ricostruzione gli sferrò un forte pugno in faccia. Gli procurò delle lesioni al viso ed al mento. Per questo e’ finito sotto processo Alberto Russo, il cinquantenne sammaritano maresciallo dell’aeronautica militare in servizio presso una base della Campania (quella aerea di Grazzanise).
La prima udienza
Stamane la prima udienza dinanzi al Giudice penale del Tribunale sammaritano. Lesioni: questo il capo di accusa, formulato dal Pubblico Ministero, a carico dell’uomo (difeso dall’avvocato Enrico Monaco) e dal quale il sottufficiale si dovrà difendere. A subire il suo fratello Pasquale, pure lui maresciallo dell’Aeronautica ma da tempo in pensione, maggiore di lui di quasi dieci anni, ma residente in un comune della cintura padovana (Masera’ di Padova ). I fatti risalgono a circa tre anni fa e si verificarono nel palazzo di proprietà della famiglia, situato in una zona centrale della città del foro. Stamane accesissimo scontro in aula tra la difesa del maresciallo imputato, rappresentata dall’avvocato Monaco e il difensore della parte civile, l’avvocato Raffaele Crisileo.
La deposizione del fratello del maresciallo
Tutto ciò dopo che ha deposto in aula, durante un pubblico dibattimento, la persona offesa, il maresciallo Pasquale Russo il quale ha spiegato che tutto è avvenuto per motivi di astio legato alla divisione dell’eredità familiare. Ha poi egli descritto il come avvenne il fatto e le modalità dell’aggressione. E anche la sua telefonata al centralino 112 con l’intervento dei carabinieri in forza al Comando Stazione di Santa Maria Capua Vetere, guidati dal maresciallo Mario Iodice, da lui allertati, poi l’arrivo dei medici del pronto intervento con l’ambulanza di servizio ed infine il suo successivo ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio sammaritano a seguito delle complicazioni successive all’aggressione subita ad opera del fratello Alberto. Prossima udienza già fissata per il 13 novembre per sentire l’imputato che dovrà esporre le proprie ragioni.