E’ come quando una famiglia viene travolta da una sciagura e per provi rimedio il padrone di casa inizia a raccattare il possibile da ogni angola dell’abitazione, da ogni familiare. Chiede aiuto per evitare il tracollo. E così sta facendo il governo penta-leghista per rispettare i vincoli finanziari sul deficit pretesi dall’Ue.
La differenza, però, è che non è stato il caso a mettere in una posizione di difficoltà l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte, ma la sua strategia politica, incentrata su tante promesse elettorali da mantenere, è il caso di dirlo, ad ogni costo.
Per far quadrare i conti ieri è stata scomodata la Cassa depositi e prestiti: dal ‘salvadanaio’ del Belpaese dovrebbe arrivare quasi un miliardo di euro, da associare agli altri due e rotti racimolati dai risparmi su Quota 100 e Reddito di cittadinanza. La Cdp ne parlerà nella riunione degli azionisti della prossima settimana, voluta dal ministero delle Finanze (principale azionista). Oggi è scesa in campo pure Bankitalia di Ignazio Visco: parte dei suoi dividendi finiranno nell’assestamento di bilancio chiesto dall’Ue. L’obiettivo è evitare l’introduzione di nuove tasse grazie ad un pacchetto che complessivamente sfiora 4 miliardi di euro.