ROMA – Le polemiche sulla vicenda Sea Watch sono più accese che mai e tengono banco ben oltre i confini nazionali: nella scelta della capitana “ci vedo un ricatto politico compiuto scientemente e deliberatamente con l’utilizzo strumentale di quaranta persone” è la posizione dura del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo il quale “in 15 giorni avrebbe potuto raggiungere tanti altri porti”, evitando il braccio di ferro con l’Italia. “Se sono un eroe le battaglie personali le combatto da solo – aggiunge – non coinvolgendo altre persone”.
Le parole del premier arrivano dopo commenti, dall’Europa, che a Roma non piacciono proprio, a cominciare da quello del presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier che, parlando all’emittente Zdf, critica l’Italia: “Dovrebbe gestire casi del genere in modo diverso” . Sul tema a ribattere ci pensa Matteo Salvini che tuona contro il tedesco: “Gli chiediamo cortesemente di occuparsi di ciò che accade in Germania e, possibilmente, di invitare i suoi concittadini a evitare di infrangere le leggi, rischiando di uccidere uomini delle forze dell’ordine italiane”. Il leader del Carroccio ne ha anche per il governo francese: “Visto che è così generoso (almeno a parole) con gli immigrati, indirizzeremo i prossimi eventuali barconi verso Marsiglia”, mentre Luigi Di Maio dice la sua, chiedendo norme più severe e la confisca del mezzo in caso di imbarcazioni che violino le acque del Paese.
(La Presse 2019 – Alessandra Lemme)