ROMA – “Come certificato dall’Inps, in Italia il 28,9% dei rapporti di lavoro si colloca al di sotto della soglia dei 9 euro l’ora. Stiamo parlando di 4,3 milioni di italiani che lavorano ma sono, di fatto, in condizioni di povertà. Una situazione assurda, causata da anni di politiche di austerity che hanno devastato il mondo del lavoro e frantumato il potere d’acquisto delle famiglie italiane”. Così in una nota i portavoce del Movimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera, commentando i dati sulla retribuzione in Italia presentati dal vicedirettore dell’Inps Montaldi nel corso di un’audizione alla Camera.
L’obiettivo del M5S: restituire la dignità ai lavoratori
“Ecco perché istituire un salario minimo orario è una priorità per questo Paese. Dobbiamo e vogliamo ridare dignità al lavoro e garantire alle famiglie italiane la certezza di potersi costruire un futuro. Lo stiamo già facendo: dopo il Decreto Dignità, Quota 100 e il Reddito di Cittadinanza, ora è arrivato il momento di assicurare ai lavoratori italiani un salario dignitoso e proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto, come sancito dall’articolo 36 della Costituzione. Siamo tra i pochissimi Paesi europei che non hanno ancora fatto questo importante passo di civiltà e non vogliamo aspettare altro tempo”.
(LaPresse)