Migranti, Sassoli: “Questione europea? La priorità è la riforma di Dublino”

L'intervento del neo presidente del Parlamento europeo

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi in foto David Sassoli

MILANO – “Se non dotiamo l’Europa di strumenti per intervenire e governare i fenomeni migratori, i casi di cronaca riprodurranno sempre le stesse modalità e le solite domande: cosa fa l’Europa, dov’è l’Europa? Qui si gioca una partita decisiva, il trasferimento di potere. Dobbiamo mettere l’Unione in condizione di occuparsi dell’immigrazione come di altri temi”. Così il neo presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un’intervista al Corriere della Sera in cui precisa: “La proposta del Parlamento europeo, votata nel dicembre 2017 e mai discussa dai governi, dà degli strumenti. Dice per esempio che chi arriva in Italia, a Malta o in Grecia arriva in Europa. L’immigrazione è una questione epocale e il Consiglio deve riprendere in mano la nostra proposta. Ci sono buone idee per non lasciare soli i Paesi. Il richiamo alla riforma di Dublino ci ricorda anche che i governi sono spesso sordi alle sollecitazioni del Parlamento”.

Per Sassoli “salvare le vite in mare è un dovere e chi lo fa non può e non deve essere perseguito. Nel caso della Sea Watch ci sono tuttavia profili giuridici ancora aperti e spetta alla magistratura italiana verificarli e dire l’ultima parola”.

(LaPresse)

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