Pd, Martina: “Una nuova vocazione a partire dalla questione sociale”

L'intervento dell'esponente del Partito Democratico

Foto LaPresse - Pietro Masini 05/08/2018 Pistoia Cronaca: Maurizio Martina alla Festa de' l'Unità.

ROMA – “La vocazione originaria del Pd rimane straordinariamente attuale, ma va reinterpretata perché non siamo più in uno schema maggioritario bensì proporzionale. Bisogna essere aggregatori”. Così l’ex segretario del Partito democratico, Maurizio Martina, che guiderà la commissione per la riforma del partito, in una intervista al Corriere della Sera.

“Vogliamo evitare – aggiunge Martina – che quello sullo statuto sia un dibattito fine a se stesso. Discutere di partito significa discutere delle forme della tua politica, di quale soggetto intendi essere per l’Italia. Il tema è: quale proposta politica per quale radicamento sociale? Insomma, chi vogliamo rappresentare. Se non rispondiamo prima a questa domanda non possiamo ricostruire il partito. C’è una grande questione sociale su cui noi siamo in cconflitto con la destra e su questo terreno ci dobbiamo battere. Da lì dobbiamo pensare a un partito aperto. Abbiamo migliaia di iscritti che si sentono in mezzo al guado e non sanno come possono partecipare. E abbiamo elettori che vengono a votare ai gazebo per le primarie e di cui ci dimentichiamo il giorno dopo”.

“Dobbiamo trovare un modo stabile per far sì che quel milione e seicento mila persone che erano ai gazebo alle ultime primarie vengano chiamati a dire la loro con regolarità. Inoltre sempre più spesso la partecipa si attiva su singoli temi. Battersi insieme al Pd per l’ambiente, il lavoro o sulla questione migratoria. Per questo dobbiamo avere forum aperti. E, ancora, i nostri amministratori locali: dobbiamo farli diventare classe dirigente nazionale, tanti di loro hanno vinto in comuni dove, invece, alle Europee ha stravinto la destra. Sono la nostra frontiera più importante. Infine dobbiamo sconfiggere certe vecchie incrostazioni e i signori delle tessere”, conclude.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome