Universiadi, calcio: l’Italia vince il bronzo, Russia battuta ai rigori

Daniele Arrigoni (Valter Parisotto / LaPresse)

SALERNO – È medaglia di bronzo. Gli azzurrini di Daniele Arrigoni conquistano il terzo posto del podio complicandosi la vita nel finale ma trovando nei rigori, questa volta, la gioia negata contro il Giappone. L’Italia torna a giocare per la terza volta a Salerno. Qui ha cominciato la sua Universiade, vittoriosa contro il Messico 2-0, e qui la termina con la conquista del bronzo, dopo la delusione dell’eliminazione in semifinale contro il Giappone. Arrigoni cambia ancora formazione, come di consueto: tutti a disposizione tranne Giraudo infortunato e Grieco squalificato.

All’11’ il gol: fallo del portiere Grigorian su Sbrissa, l’arbitro non ha esitazioni e indica il dischetto. Lo tira Zonta, autore del gol del 3-3 contro il Giappone in fase di recupero. E il giocatore, alla sua seconda Universiade, non sbaglia, ricevendo l’abbraccio liberatorio dei compagni: l’Italia ci tiene a questa medaglia, ci tiene a ripartire con qualcosa di tangibile che concretizzi e premi il suo ottimo percorso in questa Universiade. Perché alla fine riparte imbattuta, fermata nella rincorsa all’oro soltanto da un rigore finito sul palo e dopo aver segnato in tutte le partite.

La prima occasione della Russia arriva al 22′ con un tiro di Pogorelov che non impensierisce Cucchietti. La Russia non sembra particolarmente aggressiva e convinta. Al 34′ punizione di Serena: Galeandro, di testa, colpisce il palo ma la fortuna stavolta è dalla parte dell’Italia. Il pallone entra ed è 2-0 sotto un caldo umido che fiacca le gambe ma non la voglia degli azzurrini di portare a casa questa vittoria e il bronzo. I tifosi sono pochi, purtroppo: forse 300.

Al 67′ un fallo di Mercadante, appena entrato, su Iusupov permette alla Russia di accorciare le distanze su rigore. All’81’ è bravo Grigorian a negare la doppietta a Galeandro che poi esce, stremato, cedendo il posto a Filippo Strada: appena entrato, viene colpito duramente da Masalskii che viene espulso dall’arbitro. La Russia resta in dieci ma sembra più convinta e riesce a ottenere il pareggio al 92′ con un beffardo tiro di Pogorelov. E’ un pari che fa venire i brividi a pubblico e giocatori. L’incubo del Giappone di due giorni fa è ancora vivissimo. Ma stavolta c’è il lieto fine. Salamatov sbaglia l’ultimo tiro.

La medaglia di bronzo è un premio anche al lavoro di Daniele Arrigoni, felice ed emozionato: “Non dimenticate che questo gruppo è nato in pochissimo tempo e abbiamo fatto un ritiro di appena cinque giorni a Roma prima di venire qui. Questa Universiade è stata un’esperienza meravigliosa che non dimeticherò mai: E questo gruppo ha risposto come volevo io: con cuore e coraggio in ogni situazione”.

Anche il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli gongola, perché lui ci ha sempre creduto. E nel giorno del compleanno della Lega Pro, nata il 13 luglio del 1959, non poteva esserci regalo più bello: “Complimenti ai ragazzi, a un gruppo che si è dimostrato meraviglioso dall’inizio e a un tecnico che sa lavorare con professionalità e umanità. Questa medaglia dimostra che siamo sulla strada giusta. Da lunedì si continua, per rincorrere nuovi risultati. Se la prossima volta vogliamo battere il Giappone dobbiamo fare una cosa semplice: programmare!”.

(LaPresse)

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