ROMA – “Sono in volo verso l’Italia e leggo le polemiche su Bibbiano. Per me chi compie violenza sui bambini va punito senza pietà: la violenza contro i piccoli è l’atto più odioso che possa esistere. Non è un errore, è un orrore. Dunque: i responsabili paghino.
E la magistratura individui i colpevoli, senza che sia il nuovo tribunale del popolo, i social media, a decidere chi è responsabile e chi no: vogliamo giustizia, giustizia, giustizia. E chi ha sbagliato, chiunque sia, deve pagare senza sconti.
In queste ore Cinque Stelle e Lega attaccano a testa bassa contro di noi attribuendoci le colpe di ciò che è avvenuto a Bibbiano. Incredibile! Non potendo parlare del governo cercano un diversivo per spostare l’attenzione: e dunque strumentalizzano questa tragedia.
I miei amici mi dicono: ma chi te lo fa fare di intervenire su questo tema così delicato? Io dico che chi usa violenza contro i bambini deve andare in carcere e che chi strumentalizza politicamente la violenza sui bambini FA SCHIFO!”. Lo scrive Matteo Renzi in un lungo post su facebook.
Con che faccia Di Maio e Salvini attaccano noi? Su questi temi dovremmo essere uniti tutti insieme per difendere i bambini. Siamo padri e madri, siamo figli: come si fa a dividerci su vicende del genere? Che vergogna utilizzare l’orrore per attaccare gli avversari politici, che pure non c’entrano nulla.
È il modello della propaganda populista e delle fake news: lo abbiamo già visto sulle banche, su Consip, sull’aereo di stato. Ma sui bambini è insopportabile! Chi come Di Maio strumentalizza persino la vita per recuperare due voti, si qualifica per quello che è: un omuncolo meschino”, aggiunge. “E dire che l’associazione sotto accusa ha ricevuto finanziamenti dal Movimento 5 Stelle: sarebbe facile attaccarlo su questo.
Ma noi siamo esseri umani e sappiamo che su questi temi non si gioca. Davanti alla violenza sui bambini chiediamo giustizia. Non giustizialismo. Giustizia per quei bambini, carcere per chi ha sbagliato. E tanta pena per quei politici che strumentalizzano persino l’orrore”, conclude l’ex premier. (LaPresse)