Russiagate, Conte fa arrabbiare Salvini. Il ministro: “Le sue parole mi interessano meno di zero”

La mossa del premier di riferire in Parlamento sul caso 'fondi russi' ha messo nell'angolo il capo del Viminale

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse Nella foto Matteo Salvini, Giuseppe Conte

Gli schemi sono saltati. Mentre si consuma il perenne scontro tra i due vicepremier, adesso iniziano a ‘pizzicarsi’ anche il capo del Viminale e Giuseppe Conte.

A Salvini la mossa del presidente del Consiglio non è piaciuta: l’ha sminuito, messo alle corte, evidenziato la sua non volontà di confrontarsi con il Parlamento. E per tale ragione ha reagito male: a Radio Anch’io il ministro ha detto che le parole del premier gli interessano “meno di zero”. “Mi alzo ogni mattina per andare al Viminale – ha continuato il leghista – per lavorare. Io finché posso far le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose…”.

Dice che l’inchiesta sui presunti fondi russi che avrebbe incassato la Lega non lo preoccupa: “E’ un fantasy”, ha commentato Salvini. “Non ho mai preso un rublo”.

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