Rapina nel Casertano, 2 arresti

Sono ritenuti i complici di due persone già arrestate e detenute in carcere

Nella mattinata del 12 luglio 2019, nel centro di Minturno (LT) e nel quartiere Scampia di Napoli, i Carabinieri della Stazione di San Prisco (CE) davano esecuzione ad un decreto di Fermo di indiziato di delitto, emesso da quest’ufficio, nei confronti di ARUTA Domenico (cl ’87) USSORIO Gaetano (cl ’76) gravemente indiziati, in concorso con altri due soggetti già detenuti la stessa causa, per i reati di rapina aggravata, lesione aggravata, detenzione e porto illegale di arma.

Il provvedimento precautelare giungeva all’esito di un’articolata attività investigativa, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, avviata immediatamente dopo l’arresto in flagranza di reato degli esecutori materiali di una rapina (persone tuttora detenute presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere), consumata il 19 marzo 2019, commessa ai danni di una coppia di coniugi imprenditori, nel corso della quale venivano esplosi colpi d’arma da fuoco e venivano agli stessi sottratti monili e preziosi di ingente valore, refurtiva poi recuperata e restituita alle vittime.

Le indagini

Gli elementi gravemente indiziari, integranti i presupposti del fermo, sono stati acquisiti attraverso intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati telefonici, copia forense del contenuto di un cellulare sequestrato nell’immediatezza dei primi arresti, successivi alla consumazione del delitto, il tutto corroborato dalle attività di riscontro espletate dalla Polizia Giudiziaria.

In particolare, l’indagine ha di accertare come i due soggetti destinatari del decreto di fermo abbiano partecipato alla predetta rapina, in qualità di basisti, fornendo decisivo contributo alla realizzazione dell’evento delittuoso.

Le misure restrittive

Il giudice per le indagini preliminari dei tribunali, rispettivamente, di Napoli e Cassino, nel convalidare i fermi, hanno accolto la richiesta di misura cautelare, disponendo per ARUTA Domenico la misura degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, mentre USSORIO Gaetano quella della custodia cautelare in carcere.

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