ALKMAAR – “Avete visto un nuovo Viviani che accetta una gara dura e si mette in gioco fin da subito. Vincere in questo modo è davvero bello”. Così Elia Viviani dopo il trionfo nella prova in linea individuale su strada agli Europei di ciclismo ad Alkmaar. “L’azione di Trentin non era programmata nel meeting di questa mattina”, ha spiegato il 30enne veronese. “Ma con Matteo sapevamo di poter fare una gara dura con tatticismi significativi. Così è stato”, ha aggiunto l’azzurro.
Una fuga durata oltre 30 km, con Viviani che è uscito allo scoperto. A 26 km dal traguardo dal gruppo dei fuggitivi, Viviani entra in azione. Ad inseguirlo il belga Lampaert ed il tedesco Ackermann. L’attacco del belga a 3 chilometri dal traguardo sembra essere atteso dall’azzurro che prontamente risponde. Il tedesco non ne ha più e si deve accontentare del bronzo. Nella sfida tra Italia e Belgio negli ultimi 900 metri, Viviani innesca il suo turbo verso l’oro.
Il primo abbraccio che il neo campione europeo regala subito dopo l’arrivo è quello dato al suo compagno di squadra Matteo Trentin, oro europeo nella passata edizione. Un vero e proprio passaggio di consegne, con che l’Italia che entra nella storia: dopo i titoli europei di Sagan (2016, 1/a edizione), Kristoff (2017), è la sola a realizzare una doppietta con Trentin nel 2018 e Viviani oggi.
(LaPresse)