Mattarella annuncia nuove consultazioni: “Decisioni solide in tempi rapidi per formare un governo”. Se tra Pd e M5S non c’è intesa subito al voto

Il presidente ha rimarcato il suo obbligo di valutare ogni possibile soluzione affinché il Parlamento esprima un esecutivo.

Foto Paolo Giandotti / Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse in foto Sergio Mattarella

ROMA – Decisioni in tempi rapidi basate su programmi politici solidi: è stato questo il monito lanciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a conclusione del giro di consultazioni iniziato ieri avuto con i gruppi parlamentari.

Dal confronto con i partiti il capo dello Stato ha appreso la volontà di alcune parti di stringere, o almeno tentare, un’alleanza per un governo di legislatura.

Il presidente ha rimarcato il suo obbligo di valutare ogni possibile soluzione affinché il Parlamento esprima un esecutivo. Ha ricordato anche che il normale corso di una legislatura deve durare 5 anni, salvi dissensi insormontabili.

Questo però non elimina la possibilità del voto: qualora dovesse emergere l’impossibilità di dare vita ad un esecutivo incentrato su un accordo robusto allora per Mattarella darebbe il via alla procedura per condurre velocemente il Paese alle urne.

La palla adesso passa nelle mani del partito democratico e del Movimento 5 stelle: saranno loro i protagonisti del tavolo sul quale verranno trattate proposte su cui fondare un’intesa.

Tra i nodi da sciogliere c’è il ruolo del premier

Nicola Zingaretti segretario dei dem ha chiarito di non voler un Conte bis ne sarebbe disponibile ad affidare la presidenza del Consiglio a Luigi di Maio, quest’ultimo nel suo discorso, dopo aver incontrato il presidente della Repubblica, ha annunciato alcuni punti che collimano con quanto chiesto proprio dal partito democratico.

L’apertura di Di Maio lascia sperare ad un’intesa con il PD

Oggi si è registrato l’ennesimo dietrofront di Salvini sullo stop all’alleanza con i grillini: al termine del suo colloquio con il capo dello Stato aveva provato a dare un segnale di distensione 5 stelle. Ma a quanto pare il suo squillo non è stato recepito dagli ormai ex colleghi di governo.

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