MILANO – E’ atteso un avvio debole per Piazza Affari e le principali Borse europee, in un contesto dominato dai timori per la recessione mondiale e dalle tensioni commerciali. Oltre che dall’incertezza per la Brexit. Gli investitori guardano all’inversione della curva dei tassi negli Stati Uniti. Un segno considerato storicamente come l’annuncio dell’entrata in recessione per l’economia americana. E ripiegano sui beni considerati rifugio, come yen, franco svizzero e oro.
Sul fronte commerciale, il segretario al Tesoro Usa, Steve Mnuchin, si aspetta un incontro a Washington con i funzionari cinesi. Ma non è stata comunicata una data precisa e non è stato specificato se i colloqui programmati a settembre avverranno. La giornata odierna sarà movimentata da diverse indicazioni macro. Questa mattina sono previsti i dati su fatturato e ordinativi dell’industria in Italia e l’indice di fiducia nell’Eurozona. Nel pomeriggio attenzione all’aggiornamento su inflazione in Germania, oltre che i dati in arrivo dagli Stati Uniti, tra cui spiccano il Pil relativo al secondo trimestre e la bilancia commerciale. In Italia si guarda alla nascita del nuovo governo.
Questa mattina il premier dimissionario Giuseppe Conte è stato convocato al Quirinale, dopo l’annuncio del Pd e del M5S di un’intesa per un esecutivo giallorosso. Intanto il Tesoro offrirà titoli a medio e lungo termine per massimi 7,25 miliardi di euro. Sull’obbligazionario continua invece il rally dei Btp. Con tasso a 10 anni sceso per la prima volta sotto il muro dell’1%, con spread che ha avvicinato quota 170.
(LaPresse/Finanza.com)