NAPOLI – Restare imbottigliati nel traffico cittadino, oltre a farci imprecare per le lunghe code che ci impediscono di arrivare a destinazione in orario, ci aiuta a renderci conto della quantità di smog che diffondiamo nell’aria. Ciascuno di noi, nei quotidiani spostamenti in auto o in scooter, emette una piccola dose di inquinamento che sommata a quella di migliaia di persone crea sulle nostre teste una cappa nera, che ovviamente finiamo per respirare.
Alberi e piccoli polmoni verdi disseminati qua e là non bastano da soli a ripulire l’aria, almeno fin quando le nostre strade saranno bloccate da ingorghi infernali. Ma cosa possiamo fare nel nostro piccolo per migliorare la qualità dell’aria?
Una delle primissime soluzioni sarebbe quella di evitare il più possibile l’utilizzo di auto e scooter e ricorrere ai mezzi di trasporto pubblico. Una via non sempre di facile percorrenza, considerando soprattutto la scarsa efficienza dei servizi di mobilità che affligge la Campania, Napoli in primis.
Per chi proprio non può rinunciare alla macchina, l’ideale sarebbe scegliere di acquistare veicoli ecologici, come le auto elettriche. In questo modo contribuiremmo a ridurre il fattore inquinamento.
Un’iniziativa che si sta diffondendo in tutt’Europa è quella dello ‘sharing mobility’, termine inglese che, in soldoni, si riferisce al noleggio dei veicoli. Quello cioè alla base del carpooling e del carsharing.
In questo senso, passi avanti sembrano sul punto di compiersi. Uno dei provvedimenti contenuti nella bozza del dl Clima che dovrebbe approdare nel prossimo Consiglio dei ministri prevede che i cittadini che risiedono a Napoli e nella provincia partenopea potranno accedere a un bonus da 2mila euro se rottamano la loro vecchia auto.
Il capoluogo partenopeo rientra infatti tra le città metropolitane, interessate dalle procedure di infrazione comunitarie, che non rispettano gli obblighi europei sulla qualità dell’aria.
Napoli supera infatti le soglie di concentrazione in aria delle polveri fini Pm10. Un problema che riguarda altre otto grandi città italiane (Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Catania e Palermo), che non raggiungono gli standard previsti sulla qualità dell’aria.
Il provvedimento del governo potrebbe dare un decisivo scossone agli automobilsiti napoletani. Tutti coloro che rottamano le loro autovetture, Euro4 o precedenti, avranno dunque la possibilità di accedere a incentivi fino a 2000 euro, che possono essere utilizzati nei cinque anni successivi alla rottamazione.
Si potrà per esempio acquistare abbonamenti al trasporto pubblico, ma anche servizi di sharing mobility con l’uso condiviso di mezzi elettrici o a zero emissioni.
Previste anche revoche del beneficio se, dopo la rottamazione dell’auto omologata fino alla classe Euro4, si decide di acquistare o noleggiare a lungo tempo un’auto non a basse emissioni.
Il provvedimento include anche autotrasportatori e i tassisti, ai quali è possibile accedere al bonus per la sostituzione del proprio veicolo con un mezzo ibrido o elettrico