MILANO – Senza Dzeko i suoi ‘senatori’ è una Roma distratta, incolore e senza personalità. Contro il Wolfsberg pareggia 1-1 mancando l’opportunità di allungare nel girone di Europa League, risultato frutto di una partita giocata a ritmi troppo blandi, senza incisività e cattiveria. Rivoluzionata da un profondo turn over la squadra giallorossa ha mostrato limiti soprattutto caratteriali sui quali Fonseca dovrà lavorare a lungo.
Ai giallorossi non è bastato infatti un gol fortunoso di testa di Spinazzola al 21’ per mettere la partita in discesa. La squadra di Fonseca è stata per lunghi tratti messa spesso in difficoltà delle veloci ripartenze dei padroni di casa capaci di raddrizzare con determinazione la partita nella ripresa con un gran gol di Liendl da 30 metri al 51’. Kuivert e Pastore non hanno mai inciso, così come Kalinic , il sostituto di Dzeko, mai pericoloso. Il solo Zaniolo, anche se a tratti, ha cercato di dare spinta alla squadra per trovare i tre punti.
Nella Roma le scelte sono state obbligate, viste le assenze recenti di Pellegrini, Mkhitaryan e le lunghe degenze di Perotti e Under. In totale sono stati otto i cambi di Fonseca rispetto alla partita di campionato col Lecce e la ‘rivoluzione’ si è fatta sentire. In difesa c’è Mancini e non Smalling. Out anche Florenzi e Pau Lopez. Il tecnico della squadra austriaca invece conferma lo stesso undici iniziale vittorioso contro il Borussia M’gladbach con Liendl alle spalle della coppia Niangbo-Weissman.
Ritmi blandi ma solo nei primi minuti
Gli austriaci, difendendosi con ordine, iniziano subito a gettarsi in avanti e creare problemi alla Roma, colpevole di qualche sbavatura di troppo e di una cadenza fin troppo lenta. La scarsa compattezza nei reparti da parte dei giallorossi consente al Wolfsberger di farsi pericolosa al 22′: traversone di Schmid, Ritzmaier prolunga di testa e Mirante è costretto ad allungarsi. Nel prosieguo dell’azione ancora Schmid prova a piazzare il destro con il pallone che sfila a lato.
I ‘lupi’ austriaci (il club ha lo stesso simbolo dei giallorossi) alzano il ritmo ma proprio nel momento più complicato per la Roma, la squadra di Fonseca pesca il jolly realizzando con Spinazzola una rete rocambolesca: corner di Pastore, colpo di testa da fermo del difensore, la palla sbatte sull’avversario gli ritorna sulla testa, passa tra le gambe degli avversari e lentamente entra in rete. Spinazzola se la ride: non segnava da circa cinque anni.
La Roma prova a sfruttare il vantaggio anche psicologico ma le conclusioni sono sterili: Kalinic al 34′ prova con tiro centrale velleitario, Zaniolo tenta un paio di accelerazioni per l’attaccante di riserva che però non punge venendo spesso anticipato. Kluivert, spesso assente, non fa la differenza perché la Roma si limita ad addomesticare il gioco senza velocizzare il gioco sugli esterni.
Scelta pericolosa e inefficace
Nella ripresa Fonseca chiede più attenzione, maggiore equilibrio e determinazione ma l’appello non viene recepito dalla squadra. E su ennesima palla persa dai giallorossi in uscita al limite dell’area arriva al 51′ il pareggio austriaco con un sinistro leggermente decentrato da 20 metri di Liendl con palla all’incrocio. Cambia il volto del match, la Roma in affanno perde lucidità, autocontrollo (Zaniolo si fa ammonire per la terza partita consecutiva) subendo gli assalti austriaci.
Gli attaccanti di casa godono di assoluta libertà, la difesa giallorossa non contrasta e a tratti appare immobile e poco reattiva. Zaniolo viene spostato a destra per dare più incisività ma la Roma continua a restare molle: la prima occasione la costruisce al 64′ con fazio in proiezione offensiva, sponda di Kluivert al centro area per pastore che strozza il destro a lato di poco. Zaniolo poi colpisce troppo di esterno al 72′ al limite dell’area piccola su imbeccata di Cristante.
I giallorossi continuano a rischiare con le ripartenze austriache
Fonseca fa uscire Pastore per Antonucci (facendo avanzare Zaniolo, l’unico che cerca di più la porta) e Kolarov per Spinazzola a dieci minuti dal termine. L’azione è leggermente più incisiva con Kalinic che invoca un calcio di rigore per un braccio di Novak attaccato al corpo non c’è più tempo. La Roma senza le prime scelte non decolla tornando in Austria con un pareggio, guidando la classifica con 4 punti insieme agli austriaci per via del pareggio 1-1 tra l’Istanbul Basaksehir e il Borussia Monchengladbach. (LaPresse)