ROMA – Offensiva turca con raid di artiglieria sono stati compiuti nelle ultime ore contro le postazioni curdo-siriane nel nord della Siria, a est e a ovest dell’Eufrate. E’ accaduto nella notte nella località di Ayn Issa e a Minnagh, tra Aleppo e la frontiera turca. La notizie viene diffusa direttamente dall’Osservatorio Nazionale per i Diritti Umani in Siria grazie a fonti locali.
Il comunicato
In una nota il governo della Regione autonoma del Kurdistan evidenzia poi la preoccupazione in merito alla decisione “degli Stati Uniti di ritirarsi dalla zona sicura nella Siria nordorientale e dalle notizie di una potenziale operazione militare unilaterale della Turchia”.
Il rischio
Una situazione che metterebbe quindi a rischio l’offensiva della guerra all’Isis. “Il governo – prosegue il comunicato – fa appello alla Turchia, in quanto membro della coalizione globale, ad evitare qualsiasi iniziativa che possa danneggiare i progressi fatti contro l’Isis. Tra cui mettere a repentaglio la detenzione dei foreign fighter. Le conseguenze di un’escalation militare stando a quanto riferito dall’emittente Rudaw hanno implicazioni che vanno oltre i confini della Siria. Creando le condizioni per un ritorno dell’Isis e per numerosi sfollati”.
Il viaggio
Tra non molto gli eserciti turco e siriano libero, si metteranno in viaggio per attraversare il confine turco-siriano. A scriverlo in un twitt è stato il capo della comunicazione della presidenza di Ankara, Fahrettin Altun.