NAPOLI – Si può pensare ‘green’, agire ‘green’ e manifestare in difesa del Pianeta per portare avanti la causa ambientale. Ma ‘green’ può essere anche una gita, una passeggiata all’aperto, un week-end fuori porta. Insomma, si può essere ‘green’ anche in veste di turisti, e lo si può essere divertendosi e godendosela molto più di quanto si immagina. E a guadagnarci sono tutti: il visitatore, il portafogli e il luogo che scegliamo per la nostra vacanza ecosostenibile.
Una tendenza che sta pian piano spopolando: parliamo appunto del viaggio “eco-friendly”, quello cioè all’insegna del contatto con la natura che rinuncia agli sprechi e punta alla valorizzazione delle aree verdi.
Noi campani, si sa, siamo particolarmente fortunati: non abbiamo bisogno di allontanarci troppo per andare alla ricerca di luoghi unici dai paesaggi mozzafiato e dalle affascinanti tradizioni. E ora che la sensibilità nei confronti dell’ambiente si sta finalmente affermando in ogni cittadino, puntiamo sempre più alla riscoperta dei piccoli borghi immersi nella natura, luoghi inesplorati dai quali ci lasciamo catturare.
Lasciato a casa il passaporto e detto un bel ‘no’ all’aereo (il mezzo che più inquina al mondo), il turista campano desideroso di una fuga dal caos della città ha davvero l’imbarazzo della scelta.
La Campania è ricca di piccoli borghi che custodiscono gelosamente la propria cultura, contenti al contempo di accogliere turisti e curiosi. A cominciare dal beneventano: tra le località più ‘green’ che si sono aggiudicate la bandiera arancione, il marchio di qualità turistico ambientale dal Touring Club Italiano, spicca Cerreto Sannita. Tra parchi selvatici e oasi naturali, questa cittadina riserva al turista una miriade di svaghi ‘green’. Così come, sempre in provincia di Benevento, la cittadina di Sant’Agata de Goti, magnifico borgo alle falde del Monte Taburno.
Per chi volesse esplorare la provincia casertana, bandiera arancione è anche il comune di Letino, in provincia di Caserta. Nel cuore del Parco del Matese, sorge a cavallo di due laghi ed è immerso nel verde.
Ma la zona più ecosostenibile e riscoperta della Campania è certamente l’Irpinia. La località avellinese premiata quest’anno dal Touring Club Italiano è il paesino di Zungoli, a circa 60 km da Avellino. Un vero e proprio ‘locus amoenus’, dove una lussuriosa campagna primeggia assoluta e il visitatore può svagarsi con percorsi di trekking e pic-nic all’aperto. E, sempre nell’avellinese, una menzione a parte la meritano i paesini di Calitri, Lacedonia, Senerchia e Cairano, dove i paesaggi sono dominati da centinaia di pale eoliche e pannelli solari. Nel salernitano, invece, vince la bandiera di borgo green Morigerati, dove sorge la bellissima Oasi Grotte del Bussento del Wwf: un luogo incantevole e suggestivo tutto da esplorare.
Se è vero che è nelle province che si trovano i luoghi più ‘inesplorati’, anche la grande città ha le sue oasi incantate. E’ il caso del cratere degli Astroni, nella area vulcanica dei Campi Flegrei, tra Pozzuoli e Napoli.
La Campania è sempre più tra le Regioni italiane con più turismo ‘eco’, in un panorama nazionale che promette benissimo. I dati parlano chiaro: il Belpaese è meta preferita dai viaggiatori attenti all’ambiente. Quest’anno sono infatti ersponenzialmente aumentate le notti trascorse nei piccoli borghi: nei 5.570 comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti si concentra, infatti, oltre la metà dei 55 siti Unesco che attirano oltre 21 milioni di arrivi per circa 90 milioni di notti di visitatori sia italiani che internazionali. Il tutto inserito in un quadro che vede crescere il tipo di vacanza ‘consapevole’, vissuta prenotando soggiorni più ecologici e in fuga dal caos delle grandi capitali. Il turismo eco-friendly è inoltre spinto dallo sport: secondo le stime, si è verificato un aumento del 4,2% di pernottamenti e il +7,7% di consumi turistici. Circa la metà dei turisti in Italia, inoltre, pratica cicloturismo.