Elezioni in Argentina, vince Alberto Fernandez

Il peronista supera di oltre 7 punti percentuali il presidente uscente Macri

Alberto Fernandez (Photo by Alejandro PAGNI / AFP)

Alberto Fernandez è il nuovo presidente dell’Argentina. Il peronista ha trionfato ottenendo più del 47% delle preferenze, contro il 40% dell’uscente Mauricio Macri. Quasi un milione e settecentomila voti di differenza che, nonostante uno spoglio ancora da completare del tutto, fugano ogni dubbio sulla vittoria finale. L’ormai ex presidente Macri si è già complimentato con il suo successore annunciando peraltro una prossima “transizione ordinata per il benessere degli argentini”.

La vittoria di Fernandez nelle elezioni in Argentina

Fernandez, dal canto suo, ci ha tenuto a ringraziare il popolo argentino per aver partecipato alla giornata elettorale e ha in particolare salutato quanti vorranno costruire quella lui stesso ha definito “un’Argentina solidale, egualitaria, che difende l’educazione pubblica, la salute, che privilegia quelli che producono, quelli che lavorano. L’unica cosa importante è che gli argentini smettano di soffrire una volta per tutte. Diventeremo l’Argentina che ci meritiamo perché non è vero che siamo condannati a questa Argentina. Entreremo nel mondo con dignità e torneremo a costruire il Paese che sognarono i nostri uomini e donne migliori, perché ce lo meritiamo”.

L’incontro con il presidente uscente Macri

Previsto per oggi un pranzo alla Casa Rosada presidenziale con il presidente uscente Macri che consentirà di ufficializzare il passaggio tra i due. Fernandez si troverà ora ad affrontare una situazione più complessa di quello che ci si attendeva. A fronte di un bilancio pubblico praticamente senza deficit, e un terreno positivo sul fronte dell’import-export, il Paese si ritrova però con una recessione per l’anno in corso pari al 2,7%. A questo va aggiunta un’evidente crisi sul piano industriale ma soprattutto un aumento della disoccupazione e del tasso di povertà che, oggi, coinvolge oltre un terzo dell’intera popolazione. Senza dimenticare un’inflazione che sembra non avere freno. Una grossa gatta da pelare, dunque, per Fernandez che da ieri è pronto a caricarsi sulle spalle il destino di un intero Paese. 

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