Crisi Milan, dopo l’arrivo di Pioli un solo punto in due partite

Alla squadra manca convinzione mentre in società ecco i primi malumori

ESCLUSIVA MILAN Foto Spada/LaPresse

Il problema del Milan era l’allenatore? Se lo chiedono tutti visto che, dopo l’avvicendamento in panchina tra Giampaolo e Pioli non ha sortito gli effetti sperati. Anzi, se possibile, si è assistito ad una vera e propria involuzione. Prima il pareggio casalingo con il Lecce, poi la sconfitta dell’Olimpico di ieri contro la Roma.

I dati della crisi del Milan

Un punto in due partite, dunque, ma soprattutto un gioco che latita, con buone giocate alternate a errori imperdonabili che si sono rivelati poi fatali. Le amnesie sono ancora tantissime, al punto tale che la squadra non sembra serena. Ed è proprio questo a fare più paura ai tifosi rossoneri i quali sperano in una scossa che, purtroppo per loro, al momento sembra davvero lontana. Se sul campo le cose continuano andare male, in società non si respira una buona aria, vista una mancanza di un’unità di intenti tra dirigenti e proprietà che ormai non è un segreto. Alla squadra serve una scossa, da qualunque parte essa arrivi. Sono cinque le sconfitte fino ad oggi che hanno portato i rossoneri a soli tre punti di distanza dalla zona retrocessione. Mentre la zona europea che conta, quella della Champions, dista oggi sette lunghezze.

Le prossime gare

Il calendario, da questo punto di vista, sembra non aiutare. Oltre alla prossima partita casalinga contro la Spal, infatti, il Milan dovrà affrontare in sequenza Lazio, Juventus e Napoli. È chiaro che non si può parlare di tecnico in bilico. Dopo aver preso una squadra allo sbando, infatti, a Pioli serve tempo e la società dovrà capirlo. Anche perché un ulteriore cambio di panchina potrebbe sortire l’effetto di un boomerang e a quel punto sarebbe difficile se non impossibile tornare indietro. La squadra deve ritrovare convinzione nei propri mezzi. Bisogna ripartire da lì per risalire una classifica che, ad oggi, preoccupa e non poco i tifosi rossoneri. I quali, tuttavia, non sembrano più disposti ad aspettare.

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