ROMA – La sostenibilità dei conti è “fondamentale” per l’Italia e “non può esserci crescita sostenibile dell’economia reale senza stabilità finanziaria, così come la stabilità finanziaria non è reale senza crescita sostenibile perché è destinata a tramutarsi in instabilità nei periodi di ciclo avverso”.
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sceglie il palco della 95sima Giornata mondiale del risparmio per ribadire il messaggio di rassicurazione sulle intenzioni di politica economica del governo. “Tenere in ordine i bilanci pubblici significa adottare scelte politiche in modo responsabile – ripete – ovvero con la consapevolezza dell’equilibrio tra entrate e uscite. E dunque una politica di bilancio responsabile deve tenere conto dell’andamento ciclico dell’economia”.
Il pensiero corre a Mario Draghi, al suo ultimo giorno della Bce
“L’unica via per uscire da bassi tassi naturali – aggiunge Gualtieri citando e ringraziando l’economista – è utilizzare maggiormente la leva della politica fiscale, innanzitutto a livello europeo, in maniera ordinata e coerente”. Anche per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il governo della moneta comune da parte della Banca centrale europea, “esercitato in questi anni con competenza e determinazione, è un esempio dei risultati ottenuti” dalle istituzioni che “sono chiamate ad assicurare la fiducia nel sistema e ad applicare per prime il criterio della sostenibilità nelle politiche pubbliche”. E il governatore di Bankitalia Ignazio Visco invita a seguire la direzione tracciata dalla Bce per “sfruttare appieno il potenziale espansivo delle misure”.
Il ragionamento è semplice
“Agendo in isolamento la politica monetaria non potrebbe che continuare a muoversi lungo il terreno delle misure non convenzionali, con un rischio crescente di effetti indesiderati, da tenere sotto controllo anche con strumenti sempre più di natura amministrativa”.
Insomma, in uno scenario caratterizzato da una “forte preoccupazione di una possibile nuova recessione”, come evidenzia il presidente Abi Antonio Patuelli, le istituzioni devono fare “maggiori sforzi per la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione, con più misure nazionali ed europee per i fattori della competitività”. Servono più investimenti “materiali e immateriali” per “stimolare l’attività economica oltre il breve termine”, sottolinea Visco, che chiede “di agire anche sul potenziale di crescita con iniziative concrete per migliorare il contesto nel quale si svolge l’attività economica”.
In questo contesto, continua il numero uno di palazzo Koch, “le condizioni finanziarie accomodanti” che derivano dall’abbassamento dello spread legato “alla diminuzione dell’incertezza sull’orientamento delle politiche economiche nazionali, alle minori tensioni con le istituzioni europee e al maggiore accomodamento monetario” stanno attenuando le condizioni restrittive macroeconomiche.
“Per la nostra economia si tratta di un’opportunità da non disperdere”, ammonisce guardando alla riduzione del debito. Mentre guardando alle banche “la situazione degli Npl non è più un rischio per la stabilità finanziaria”, annuncia Gualtieri, grazie a un piano su cui le banche, rivendica Patuelli, “hanno fatto miracoli” così come per i salvataggi degli istituti in crisi.
In questo contesto, ricorda il presidente Acri Francesco Profumo, “il risparmio si rivela lo strumento cardine per immaginare il domani del nostro Paese e dell’intera umanità”. E se “il percorso verso un sviluppo sostenibile ci coinvolge tutti” bisogna “immaginare inediti partenariati pubblico-privato, capaci di coniugare ambiente e sociale, che siano capaci di sradicare una narrazione eccessivamente conflittuale e catastrofista, che spesso va per la maggiore”.